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Incidente sul Poro, un tragico destino unisce i due fratelli

Incidente sul Poro, un tragico destino unisce i due fratelli

Il giorno dopo resta il dolore e l’amarezza. Per quel sangue che continua a macchiare le strade del Vibonese. Un bilancio tragico, infatti, quello dell’incidente che si è verificato martedì poco dopo le 21 sulla Strada provinciale 17 che da Vibo Valentia conduce verso Tropea, nel tratto compreso tra il bivio di Zungri e quello di Nicotera. A perdere la vita, due fratelli. Un destino crudele che ha unito Francesco e Rocco D’Agostino, rispettivamente di 68 e 70 anni originari di Laureana di Borrello.

L’auto sulla quale viaggiavano in direzione Tropea, una Nissan Infinity, in base ad una prima ricostruzione, proprio lungo il rettilineo della zona del Poro, è sbandata ed è finita fuori strada, ribaltandosi più volte, per poi essere avvolta dalle fiamme. Niente da fare per Francesco D’Agostino, colonnello in pensione residente a Viterbo, alla guida della vettura che sarebbe morto sul colpo, mentre il fratello Rocco, impiegato residente a Lodi, è deceduto durante il trasferimento presso l’ospedale Riuniti di Reggio Calabria, dove si era deciso di trasportarlo nel reparto di neurochirurgia per un gravissimo trauma cranico, dopo le prime cure prestate dai sanitari del nosocomio di Vibo Valentia.

Sul posto, infatti, allertati da alcuni passanti che avevano visto l’automobile in fiamme dopo essersi ribaltata, erano intervenuti i sanitari del Suem 118, unitamente ai carabinieri della stazione di Zungri. Militari che hanno effettuato tutti i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente, ancora non chiara. In tal senso, è stato anche disposto il sequestro del mezzo e l’autopsia sul cadavere di Francesco D’Agostino.

Tante ipotesi, prima tra tutte che l’auto possa essere sbandata a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia caduta copiosamente in serata, ma sott’accusa anche le condizioni della strada dove si continuano a registrare incidenti.

Ancora una volta, infatti, la Strada provinciale per Tropea ha dovuto fare i conti con la morte e il dolore. Una tragedia quella avvenuta martedì sera, una tragedia evitata invece quella dello scorso 9 luglio. Sempre sulla stessa arteria, infatti, dieci giorni fa un altro terribile incidente si era verificato all’altezza del bivio per Zungri e Spilinga.

Ad avere la peggio, allora, un 22enne rimasto gravemente ferito e che era stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. L’incidente aveva coinvolto due auto e ad avere la peggio era stato il giovane balzato fuori dall’abitacolo in seguito all’impatto.

Un anno fa, invece, a ribaltarsi sul tratto di strada anche una camionetta dei Vigili del fuoco.(s.m.)

Sott’accusa la viabilità vibonese

L’insicurezza è di casa

Viabilità provinciale ancora una volta nel mirino. Sott’accusa le condizioni delle strade che finiscono sempre più spesso per diventare trappole per gli automobilisti. E la Strada provinciale per Tropea, un’importante arteria di collegamento tra Vibo Valentia e Tropea è sempre più spesso teatro di terribili incidenti. Sia sul rettilineo che all’altezza del bivio per Nicotera e più avanti per Zungri, così come nei pressi di Drapia si continuano a contare vittime e feriti. Un territorio a vocazione turistica, dove l’asfalto sconnesso, la strada in parte senza segnaletica e buia è il biglietto da visita. Perché non ci sono risorse, questa la spiegazione.

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