Emanuele Mancuso, figlio trentenne del boss Pantaleone detto 'l'Ingegnere' della 'ndrina di Limbadi e Nicotera, era anche venuto direttamente a Genova a acquistare i semi tecnicamente destinati ai collezionisti con cui far crescere circa 26 mila piante di marijuana in enormi piantagioni sparse nel Vibonese. Lo ha spiegato lui stesso ai magistrati della dda di Catanzaro con i quali ha cominciato a collaborare da giugno. Mancuso ha spiegato che comprava abitualmente semi su sito online di Hempatia, che fa capo ai genovesi indagati utilizzando le credenziali di un suo complice e socio in affari: li comprava e li rivendeva a un prezzo maggiore ad altri clienti. Lo scorso 6 marzo Mancuso era venuto a fare acquisti direttamente a Genova: il suo referente era un certo Carlo (uno degli indagati). Mancuso ha detto ai magistrati che "Carlo sapeva perfettamente che sia io sia i miei clienti coltivavamo i semi che acquistavamo da lui perché chiedevamo molte informazioni sia sulla produttività che sulla qualità del seme".
Mancuso ha anche raccontato anche di aver acquistato in quell'occasione da 'Carlo' circa 7-8 mila euro di semi oltre a concimi, fertilizzanti e lampade da indoor. E quella stessa notte di marzo, nel negozio-magazzino di via Paglia A Sestri ponente, Mancuso insieme ad alcuni complici era andato a rubare altri semi. Il titolare aveva fatto denuncia il giorno successivo spiegando che quel giorno tre calabresi avevano acquistati parecchi semi e ne avevano ordinati altri. (ANSA)