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Addio campionato, lo stadio non è agibile

Addio campionato, lo stadio non è agibile

Lo stadio Ezio Scida di Crotone non è agibile per disputare le partite del prossimo campionato di serie B. Lo ha stabilito la commissione provinciale pubblici spettacoli, che si è riunita ieri mattina in Prefettura.

«Le motivazioni non sono di carattere tecnico - ha specificato l’assessore comunale allo sport Giuseppe Frisenda, che ieri ha preso parte alla riunione - ma sono puramente burocratiche perché venendo meno l’ok della Soprintendenza, di fatto l’agibilità non può essere concessa». Lo stadio non presenta problemi riguardo la sicurezza o mancanze riguardo alle norme previste per le manifestazioni sportive, ma ciò che manca sono solo atti formali, quelli riguardanti il vincolo archeologico relativo all’area dove lo stadio sorge. «Non è per noi un fulmine a ciel sereno – ha aggiunto l’assessore comunale all’impiantistica sportiva Salvatore De Luca – sapevamo infatti, dopo le due diffide del soprintendente Mario Pagano, che saremmo arrivati a questo punto. Era inevitabile». Nonostante, infatti, si fosse deciso di superare l’ostacolo Soprintendenza con la riduzione dei posti sugli spalti da sedicimila a novemila, tanti quanti ne conteneva l’impianto prima dell’ampliamento del 2016, questo non è bastato alla Commissione per dare il via libera. Parte integrante delle tribune amovibili sono gli spogliatoi, i servizi igienici e tutte quelle strutture annesse che l’avevano reso lo stadio un impianto moderno e funzionale alle partite del massimo campionato di calcio italiano.

Il Comune ieri ha incassato l’ennesima notizia negativa in relazione al problema Ezio Scida e ora più che mai sindaco e assessori sono convinti di intraprendere una battaglia a muso duro proprio con il ministero dei beni culturali, che di fatto in questo momento bloccherebbe il calcio a Crotone.

Ma mentre il sindaco Ugo Pugliese non ha inteso rilasciare dichiarazioni in merito, ieri a parlare sono stati proprio Frisenda e De Luca che dello stadio si occupano ormai da mesi. «Martedì – ha proseguito De Luca – daremo mandato ad un avvocato affinché presenti al Tar il ricorso contro le due diffide di Pagano, chiederemo al giudice amministrativo di sospendere immediatamente il provvedimento del Soprintendente. Subito dopo ci rivolgeremo al Ministro Bonisoli affinchè intervenga per chiudere l’iter amministrativo che abbiamo intrapreso con gli uffici periferici del Mibact. Una volta ottenuta risposta formale, se questa sarà negativa e motivata, avremo in mano l’atto da portare eventualmente davanti ai giudici. In questo modo ci viene negata anche la possibilità di affidarci ai tribunali, e questo in Italia non dovrebbe essere consentito».

Le lettere scritte da Pagano al sindaco, così come le diffide e gli inviti a smantellare immediatamente le tribune installate nel 2016 non possono considerarsi, secondo quanto ha spiegato l’assessore all’impiantistica sportiva, la conclusione dell’iter amministrativo intrapreso nel mese di giugno, bensì sono risposte formali allo scambio di missive tra l’amministrazione comunale ed il Segreteriato regionale avvenuto lo scorso mese di febbraio.

Il Comune di Crotone è pronto a chiedere anche un risarcimento danni, qualora i giudici dovessero dargli ragione in questa ingarbugliata situazione, perché smantellare le tribune ha un costo; così come oggi utilizzare lo stadio solo parzialmente ha senza dubbio una ricaduta economica negativa anche sulla società del Crotone calcio che ha avviato la campagna abbonamenti già da qualche giorno e che avverte la necessità di conoscere le sorti del proprio destino.

Entro oggi il sindaco Ugo Pugliese, gli assessori De Luca e Frisenda, i tecnici ed i legali del Comune si incontreranno per capire quale potrebbe essere la strada più opportuna da seguire.

Nel frattempo i tifosi rimangono in apprensione. Per il Crotone quella che sta per finire è stata l’estate più brutta di sempre, tra la vicenda della mancata riammissione in serie A e i tormenti dello stadio c’è poco da stare sereni.

Può prendersi la responsabilità

Tutto nelle mani del sindaco

L’unico che in questo momento può salvare la stagione calcistica del Crotone è il sindaco Ugo Pugliese. Sarebbe solo il primo cittadino, infatti, a poter autorizzare lo svolgimento delle gare nonostante il parere negativo della Commissione provinciale pubblici spettacoli. Pugliese dovrebbe assumersi la responsabilità della sicurezza delle manifestazioni sportive sotto ogni punto di vista, solo così le partite potrebbero svolgersi regolarmente. Il sindaco aveva più volte garantito che se si fosse arrivato a questo punto non si sarebbe mai tirato indietro, convinto di essere nel giusto nel chiedere alla Soprintendenza una nuova autorizzazione per l’utilizzo delle tribune e delle strutture ad essere annesse, installate nel 2016 ed il cui permesso è scaduto a luglio 2018. Ieri però Pugliese ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione in merito. (l.l.)

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