È ancora in fuga uno dei protagonisti del pestaggio a un carabiniere avvenuto venerdì scorso a Soverato durante la perquisizione di un’auto che era stata fermata a un posto di controllo. La brutale aggressione sarebbe stata messa in atto da una famiglia, madre e due fratelli, gravati da precedenti di polizia: secondo quanto ricostruito dai militari della Compagnia di Soverato, Concetta Battaglia, 50 anni, e i due figli Adriano Larry e Giulio Moreno Rizzo, rispettivamente 27 e 26 anni, hanno aggredito la pattuglia del Nucleo radiomobile ad un posto di controllo fra i comuni di Soverato e Satriano, in località Russomanno. È bastato che i militari, insospettiti dal nervosismo del maggiore dei fratelli alla guida del veicolo fermato, un’Audi A3, iniziassero la perquisizione, perché venissero raggiunti dall’auto con a bordo la madre e il fratello minore che, senza pensarci due volte, hanno tentato di sottrarre il veicolo al controllo e hanno aggredito i carabinieri, scagliandosi con calci e pugni contro di loro.
Nel violento pestaggio, uno dei militari ha avuto la peggio, riportando gravi ferite al punto da rendere necessario il trasporto d’urgenza prima all’ospedale di Soverato e poi a Catanzaro; dopo il ricovero in prognosi riservata, le condizioni del militare, un giovane appuntato scelto in servizio all’Aliquota radiomobile, sono migliorate e proprio ieri pomeriggio è stato dimesso.
Concetta Battaglia e Adriano Larry Rizzo sono stati arrestati in flagranza di reato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio in concorso fra loro. All’interno del veicolo perquisito, infatti, era stata occultata una busta di cellophane con dentro mezzo chilo di marijuana che Giulio Moreno Rizzo, dopo l’aggressione ai militari, è riuscito a portare via. Il giovane, infatti, si è lanciato giù dal ciglio della strada, lungo un dirupo, facendo perdere le sue tracce. Solo successivamente, una volta bloccati gli altri due malviventi, i carabinieri sono riusciti a recuperare l’involucro contenente la droga, dopo aver perlustrato l’area individuata come via di fuga da Rizzo. Il ventiseienne, irreperibile da quel momento, è stato denunciato a piede libero per le stesse ipotesi di reato contestate alla madre e al fratello. Una volta condotti in caserma, per la Battaglia il pubblico ministero Andrea Giuseppe Buzzelli ha disposto gli arresti domiciliari, mentre per Rizzo la permanenza nella camera di sicurezza della caserma di Soverato fino all’udienza di convalida.
I provvedimenti
Concetta Battaglia e il figlio Adriano Larry hanno affrontato l’udienza di convalida al tribunale di Catanzaro. Il giudice monocratico Giacinta Santaniello ha convalidato il provvedimento e ha poi rimesso in libertà i due aggressori, disponendo nei loro confronti l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sul “fuggitivo” Giulio Moreno Rizzo, comunque denunciato per le stesse ipotesi dei suoi due familiari, non graverebbe al momento alcun provvedimento restrittivo, ma i carabinieri della Compagnia di Soverato stanno proseguendo le serrate ricerche. Nessun elemento viene trascurato e sono tenute d’occhio le zone dalle quali si ipotizza che il giovane potrebbe trovarsi a passare. Nel frattempo, dopo aver completato la perquisizione del veicolo, all’interno del quale è stato rinvenuto un tirapugni, i carabinieri hanno posto sotto sequestro l’Audi A3, mentre rimane alta l’attenzione sugli autori dell’aggressione già destinatari della misura preventiva dell’avviso orale.