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Impianti sportivi chiusi o impraticabili, allenarsi a Crotone è un’impresa impossibile

Crotone, il problema della gestione delle strutture ancora irrisolto

Nessun passo avanti. Dopo la riapertura del PalaKrò per consentire lo svolgimento dei campionati riconosciuti dal Coni, l’impianto sportivo che sorge nel quartiere Tufolo-Farina di Crotone tornerà ad essere chiuso per la pausa estiva. In questo modo, sarà più difficoltoso preparare la prossima stagione di basket e minibasket. Il problema lo solleva la “New Team 2000 Basket” che in una nota sottolinea l’impossibilità di programmare i futuri appuntamenti agonistici e non solo.

Una questione che non si limita solo al palazzetto del rione Tufolo-Farina ma che riguarda anche le altre strutture sportive: PalaMilone, piscina olimpionica e Settore B. I quali, dopo lo stop deciso un anno fa perché erano stati assegnati senza bando, continuano a rimanere impraticabili (nonostante l’emergenza sanitaria da Covid-19 abbia allentato la morsa).

Per questo, la società presieduta da Erika Carbone (figlia dello storico presidente Egidio Carbone, scomparso prematuramente nel 2018) ha preso carta e penna per chiamare in causa il Comune capoluogo guidato dal sindaco Vincenzo Voce, al fine di chiedere «un tavolo urgente» per evitare che si vada incontro ad «un’altra stagione di inattività per centinaia di bambini e bambine e adolescenti».

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