Un litorale da favola e dalle potenzialità straordinarie che non vengono adeguatamente sfruttate per mancanza di progettualità da parte degli Enti locali e della Regione che, fino adesso, non sono riusciti a spendere, per lo sviluppo dell’industria turistica i fondi che arrivano dal Governo centrale e dalla Comunità europea. Incastonati nella suggestiva e chilometrica spiaggia omerica della “Costa degli Dei”, decantata dai più importanti scrittori del passato, i porti di Vibo Marina e Tropea da anni aspettano di essere sfruttati al massimo delle loro potenzialità. Mentre lo scalo marittimo di Tropea, gestito da una Spa, guidata dall’imprenditore, Vincenzo Aristide De Salvo, ha imboccato la strada giusta per il suo rilancio e ammodernamento, quello di Vibo Marina “langue” in uno stato di totale abbandono. Fino adesso a poco sono serviti gli interventi tampone sulle sue banchine che, da decenni, aspettano di essere consolidate. L’infrastruttura andrebbe rimessa a nuovo per rispondere alle nuove esigenze del diportismo internazionale che richiede scali più sicuri e dotati di comfort di primo livello. Tanti i soldi che dovevano essere spesi per il suo adeguamento che sono andati perduti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro