Conoscere i fabbisogni dei giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, analizzare le loro attitudini e le loro abitudini, comprendere i punti di forza e di debolezza ed alla luce degli elementi raccolti elaborare dei programmi che possano incidere positivamente sulla risoluzione delle problematiche riscontrate. Su queste basi poggia il progetto “Innovation Beg”, da Benessere giovanile appunto, elaborato da una Associazione temporanea di scopo per rispondere al fabbisogno manifestato dal Comune di Vibo Valentia, denominato “Benessere giovanile. Nuove prospettive per il futuro”. In questo modo l’ente - su proposta dell’assessore all’Innovazione tecnologica Michele Falduto - ha potuto aderire ed essere oggi ammesso all’Avviso pubblico della Regione Calabria a valere sui fondi Fesr 2014/2020. La giunta comunale, nella seduta di ieri, ha quindi ratificato la sottoscrizione dell’accordo. “I nostri giovani sono una ricchezza che dobbiamo cercare di valorizzare con tutti gli strumenti di cui disponiamo - afferma il sindaco Maria Limardo -, ma qualunque progetto che voglia essere esaustivo non può prescindere da una ricognizione ‘scientifica’, da un metodo analitico che possa prima di tutto restituirci una fotografia chiara dello stato delle cose. Ed il progetto iBeg va in questa direzione”. Il progetto, come detto, è stato ideato dalla Ats formata da Demoskopika (soggetto capofila) insieme a Ti&SI srl (soggetto tecnologico co-proponente) ed al Cueim (organismo di ricerca - soggetto co-proponente), rispondente al fabbisogno manifestato da Vibo Valentia. A curare e promuovere il partenariato è stato l’assessore Falduto, che entra nel dettaglio dell’iniziativa: “Nello specifico si tratta di realizzare uno strumento mediante il quale il Comune possa, seguendo una metodologia consolidata e con l’ausilio di determinati strumenti tecnologici come piattaforme dati, tecnologie ICT, rilevazioni GIS del territorio, analisi economiche, monitoraggio normativo, attuare una politica in grado di percepire i punti di forza e di debolezza per migliorare la qualità della vita dei giovani. Ho sempre lavorato - riflette l’assessore Falduto - per cercare di bloccare la fuga dei nostri giovani verso altre realtà cercando invece di costruire migliori condizioni per consentire loro di rimanere e far crescere il nostro territorio; a dimostrazione di ciò, l'ultima classifica sulla qualità della vita redatta del Sole 24 Ore conferma che ‘con 518,6 punti Vibo Valentia, piazzatasi al 18° posto a livello nazionale, è la provincia calabrese dove i giovani tra i 18-35 anni vivono meglio ed è anche la prima provincia calabrese in termini di imprenditoria giovanile’”. Lo strumento dell’iBeg dovrà prevedere un piano di attività integrato appannaggio di una compagine di attori con una comprovata e riconosciuta esperienza capace di valutare il vissuto degli under 35, consentendo il passaggio da una visione multidimensionale ad una misura unidimensionale, funzionale per interpretare in maniera immediata una molteplicità di informazioni di facile accesso sia ai policy maker sia all’opinione pubblica. In questo modo il Comune potrà rilevare orientamenti, opinioni e aspettative dei giovani, con particolare riguardo al loro vissuto territoriale, e disporre, infine, di un cruscotto decisionale funzionale alla risoluzione delle criticità emerse e valorizzare le positività rilevate.