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Il Catanzaro sa a chi aggrapparsi: Vivarini s’affida ai gol di Iemmello

L’attaccante è tra i più attesi nel match del “Ferraris” con la Sampdoria di Pirlo. Contro il Cittadella è sembrato in palla e vuole regalare un gioia ai duemila tifosi al seguito

Nello stadio più nobile di questa serie B, il più atteso non può che essere lui, Pietro Iemmello. Il Catanzaro si aggrappa al suo attaccante principe nel giorno del ritorno a Marassi dopo quarant’anni. Lui che la Sampdoria l’ha affrontata una volta sola, ma a Sassuolo e nel finale, mentre il “Ferraris” se l’era gustato solo dalla panchina (nel 2016). Lui che ha guidato i giallorossi a suon di gol (ventotto in campionato, trentuno in stagione) verso una promozione da record e il ritorno nel torneo cadetto. Lui che finora ha segnato una volta soltanto, in trasferta (a Padova contro il Lecco), ma che pur non essendo al massimo della condizione si è sempre rivelato importante, perché se non segna fa segnare o, comunque, aggiunge idee e qualità alla fase offensiva della sua squadra. Il capitano è pronto.
Nelle ultime due partite Iemmello si è dovuto accontentare del mezzo servizio: l’influenza che l’ha debilitato nella notte precedente alla sfida col Parma ha obbligato Vivarini a centellinarlo contro il Bari (era rientrato solo due giorni prima) e il Cittadella. Mercoledì sera, però, non appena entrato in campo il numero 9 ha mostrato interessanti segnali di vitalità, alla ricerca di quel sigillo in casa che ancora gli manca e di un successo che avrebbe ulteriormente migliorato la classifica – pur sempre molto buona – del Catanzaro. Il capitolo “Ceravolo” potrà riaprirlo fra tre settimane, quando le Aquile riceveranno la Feralpisalò (in mezzo un altro viaggio, a Bolzano, e la seconda pausa per le nazionali), ma domani potrà provare a rimettersi in cattedra. Di dubbi sul suo impiego da titolare ce ne sono veramente pochi.
Contro il Cittadella, Iemmello è sembrato in palla: ha giocato trentotto minuti recupero compreso, ha tirato quattro volte verso la porta avversaria e in tre occasioni ha impegnato il portiere. Solo a Padova aveva provato più conclusioni (cinque, di cui due nello specchio), rimanendo in campo quasi il doppio del tempo.
Domani, al solito, il bomber non avrà soltanto compiti di finalizzazione: Vivarini fatica a rinunciarci perché Iemmello è un altro regista, quello che catalizza il gioco sulla trequarti. Come ha fatto lanciando Biasci in gol con lo Spezia, per esempio. Tuttavia, a un attaccante si chiedono soprattutto i gol e uno come lui – che le responsabilità se le assume volentieri senza farsele pesare – ha già dimostrato di essere centrale quando il gioco si fa più duro. I tre punti della Samp non traggano in inganno: Pirlo è in crisi, in casa non ha mai vinto, quindi una reazione blucerchiata è scontata e quello stadio (ottima prevendita, oltre ai sedicimila abbonati) si farà sentire come pochi altri stadi possono permettersi. Per il bottino personale, per il cammino d’alta quota del Catanzaro, per i compagni che hanno fatto bene anche senza di lui (e chissà cosa sarebbe successo se fosse stato in condizione), per gli oltre duemila tifosi giallorossi che hanno esaurito il settore ospiti da settimane e per il contesto – bellissimo – di Marassi: Iemmello proverà a fare scuola, c’è da giurarci.

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