Prosegue la marcia di avvicinamento del Crotone alla gara di domenica contro il Picerno. Una partita che potrà dire molto sul prosieguo della stagione dei pitagorici che finora hanno disatteso le aspettative dei tifosi. L’aspetto che preoccupa maggiormente è la mancanza di carattere, di lucidità ed il fatto di non avere la forza di reagire nei momenti clou di una gara. Ma contro i melandrini gli Squali non hanno alternative se non quella di batterli per dare un segnale importante dopo la sconfitta di Benevento, ma anche per iniziare a recuperare terreno per non perderne altro.
Mister Zauli dovrebbe continuare ad affidarsi a Leo e Giron sugli esterni di difesa, al centro Loiacono e Gigliotti. In porta non c’è altra scelta se non quella di Dini, nel centrocampo a due ecco Petriccione e Felippe mentre dietro l’unica punta Gomez, potrebbero giocare Pannitteri, D’Ursi e Tribuzzi.
Il tecnico pitagorico potrebbe cambiare modulo nel 3-5-2 o 3-4-2-1 in modo tale da irrobustire il centrocampo scegliendo Loiacono, Gigliotti e Bove in difesa, D’Ursi, Petriccione, Felippe, Tribuzzi, Giron con Vuthaj e Gomez come terminali offensivi, oppure D’Ursi dietro il tandem offensivo, dirottando Tribuzzi sulla destra.
Al di là di chi giocherà, la squadra è chiamata a mettere in campo attenzione, concentrazione dall’inizio alla fine, provando in tutti i modi a conquistare l’intera posta in palio che serve, in questo momento, sia per la classifica ma soprattutto per il morale.
Preparazione. I rossoblù ieri hanno svolto una doppia seduta al centro sportivo: durante il primo allenamento la squadra è stata divisa in due gruppi, tra forza in palestra e cambi di direzione in campo. Dopo il pranzo collettivo e il riposo gli Squali sono scesi di nuovo in campo per la sessione pomeridiana tra attivazione, torelli, tattica e partite a pressione. Oggi un solo allenamento.
Il Crotone vuole “cancellare” il passo falso di Benevento
Concentrazione massima in vista del match casalingo contro il Picerno
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