Nel rapporto fra il valore della rosa e la posizione in classifica, nessuno in Serie B sta facendo meglio del Catanzaro. «Non ho mai visto un mucchio di soldi segnare un gol», diceva Johan Cruijff, e non c’è niente di più vero, anche se alla lunga gli investimenti dei club più grossi faranno valere il proprio peso.
Quanto visto nelle prime nove giornate lo ha detto chiaramente: il gioco e l’organizzazione, uniti alle qualità individuali che pure non mancano e a un entusiasmo della piazza che si tocca con mano, stanno facendo la differenza a favore di Vincenzo Vivarini. I soldi arrivano fino a un certo punto, le idee sono ugualmente importanti.
Stando ai valori economici delle rose del campionato cristallizzati dal sito specializzato Transfermarkt, il Catanzaro è tredicesimo: pur con la dovuta avvertenza che le quotazioni di mercato sono sempre abbastanza aleatorie, ma danno comunque un’indicazione di massima, Iemmello e compagni pesano 16,13 milioni di euro. Cioè una marea in meno del Parma, che guida la graduatoria anche su questo piano con 53,65 milioni, e pure con un valore di molto inferiore ai 41 milioni di euro e passa dello Spezia o di circa la metà dei 32,78 milioni della Sampdoria, che se quelle cifre portassero punti sarebbe quarta – al posto proprio del Catanzaro – e non penultima. Spezia e Samp, una battuta 3-0 al “Ceravolo”, l’altra sconfitta 2-1 a Marassi.
Non finisce qui, perché se era scontato che le Aquile avessero un valore di parecchio inferiore ai 40 milioni della Cremonese appena retrocessa (club di proprietà del maggiore imprenditore siderurgico italiano), nonché delle società con targa estera (il Palermo emiratino, Pisa e Venezia americani, il Como di una holding inglese finanziata da due fratelli indonesiani), è meno logico che un’altra matricola come la Reggiana valga un milione in più del Catanzaro, ma stazioni nelle zone basse della classifica con appena otto punti, dieci in meno dell’orchestra diretta da Vivarini. Che in un mese ha aumentato del 10,4 percento le quotazioni di mercato della sua squadra (solo il Parma è salito di più, del 12,9). La diretta conseguenza è che sono cresciute anche le quote dei giocatori.
Fra i tre con il trend incrementato in modo notevole ci sono due certezze e una sorprese. La prima certezza è ovviamente Jari Vandeputte, autore di tre gol e due assist. Rispetto a inizio stagione la quotazione del belga è +70% per un valore teorico di un milione e 700mila euro: nell’estate 2022 il Catanzaro l’ha riscattato dal Vicenza per mezzo milione.
L’altra certezza è Fulignati, uno dei portieri più decisivi e con più parate della B: aumento del 62%, il costo del suo cartellino sarebbe adesso di 650mila euro. La sorpresa, invece, è un altro che non fa gol – non ancora, almeno – ma li evita: Scognamillo è cresciuto del 40% fino a toccare quota 700mila euro.
Se continuasse così, il valore del Catanzaro crescerebbe ancora, in proporzione ai punti in classifica. Ma peserebbe sempre meno delle big. Davide in mezzo a tanti Golia. Bellezza e soddisfazione di essere una favola.
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