Testa al Modena per riscattare la sconfitta di Como e rilanciarsi in campionato. Il Catanzaro ha cominciato a prepararsi con certezze immutate e la consapevolezza che le risorse non sono esaurite. Il fatto che in tanti debbano e possano ancora sviluppare il proprio potenziale estende i margini di crescita della squadra di Vivarini e dà fiducia.
Matteo Stoppa e Marco Pompetti, per esempio, sono subentrati bene (non era la prima volta) e hanno dimostrato di avere le carte in regola per provare a ad avere più spazio. Le prospettive dei giallorossi non si poggiano soltanto su di loro, ma quei due paiono i più pronti fra quanti, dopo le prime undici partite, sono stati più alternative che titolari.
Insomma, possono garantire freschezza ora bisogna provare a reagire, tra l’altro contro un avversario in salute, il prossimo, che si è riportato in alta quota dopo due vittorie di fila: data la situazione attuale, sabato (ore 14) al “Ceravolo” sarà uno scontro diretto, gli emiliani sono quinti a due punti dalle Aquile.
A Como Stoppa e Pompetti sono entrati in campo con personalità. Il primo è stato il più positivo fra gli elementi offensivi, perché in ogni occasione ha sfoderato il meglio del suo repertorio: puntare chi ha davanti, superarlo in dribbling, far salire i suoi, guadagnare metri e punizioni. Una, in particolare, l’ha presa in una posizione tanto interessante quanto ideale perché un mancino provasse la conclusione: lì è stato bravo il portiere Semper a volare all’incrocio per deviare in corner con l’aiuto della traversa il tiro di Pompetti, anche lui autore di un ingresso positivo. A centrocampo il Catanzaro ha sofferto il pressing e i raddoppi del Como, ma è sembrato crescere quando il ventitreenne acquistato dall’Inter ha immesso il suo fisico e le sue geometrie in supporto a Ghion.
Stoppa e Pompetti non sono più sorprese. L’esterno d’attacco in prestito dalla Sampdoria è da un po’ che sta convincendo. È sempre partito dalla panchina, ma non si è mai limitato alla comparsata: gli spunti col Como, il palo nel finale a Bolzano, le buone prestazioni a Genova e con la Feralpisalò, contro cui ha servito un assist al bacio per Biasci, hanno proposto una costanza di rendimento che ha impressionato.
In certe partite Vivarini l’ha avvicendato con Vandeputte piazzandolo a sinistra, in altre (tipo Como) l’ha mandato a destra o più al centro: Stoppa se l’è cavata alla grande ovunque, con il Modena chissà non riesca a strappare la prima presenza dall’inizio su una corsia – la destra – che nell’alternanza fra Sounas e Brignola non ha ancora avuto un padrone.
Pompetti titolare lo è già stato in una sfida complicata come quella di Bari: in coppia con Verna non ha fallito la chance che gli era stata concessa, solo che un problemino muscolare l’ha frenato subito dopo e quindi non s’è più visto fino a Como. Dove ha ricordato che oltre al fisico e alla visione di gioco, ha un sinistro potente e preciso: ha segnato allo Spezia, tornerà utile nelle prossime. Magari pure per lui fra qualche giorno contro il Modena.
Gli aspetti da cui ripartire sono parecchi, gli interpreti non mancano: una frenata può trasformarsi in una rampa di lancio, è già successo, può accadere di nuovo. E il Catanzaro ha già dimostrato di sapere come si fa.
Catanzaro, voglia di ripartire. La testa è già al Modena
Dopo la sconfitta d misura rimediata dai giallorossi al “Sinigaglia” di Como. Stoppa e Pompetti sono più che alternative
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