Catanzaro, Iemmello capitano vero: "Posso contribuire a far crescere i giovani della rosa" VIDEO
Capitano, in tutto e per tutto. Anche se la maglia del Catanzaro la veste come se fosse il ragazzino che guardava le Aquile dalla curva. Pietro Iemmello è nel pieno della sua «seconda giovinezza». Attaccante, leader, tifoso, uomo-simbolo: «Le emozioni, l’adrenalina, l’orgoglio e la responsabilità sono le stesse di quando sono arrivato qui. Un capitano deve dare l’esempio, io ci provavo anche prima di indossare la fascia al braccio. Mi voglio reputare giovane, ma con l’esperienza che ho posso contribuire a far crescere i giovani della rosa, che sono tanti e sono forti, c’è gente che potrà giocare in A. Non è colpa loro se non si sono ancora inseriti al 100%, è un processo che ha bisogno di tempo, per cui bisogna star loro vicini e dare una mano». Una guida lo è già, Pietro, che in campo si sta trasformando in un regista avanzato vero e proprio. Lo faceva in C, sta accentuando questa funzione in B, grazie a un tecnico come Vivarini che ha capito immediatamente l’intelligenza del trentunenne: «Dopo la sfida di Supercoppa con la Reggiana lo avevo ringraziato perché, se De Zerbi era stato il primo, lui mi sta facendo vivere una seconda giovinezza. Al di là del parere personale, anche la città ha capito che il mister e il suo staff hanno dato un gioco e un’identità che mancavano da 20 anni. Ora tutti per strada indossano la maglia del Catanzaro, se ripenso a quando dicevo che sarebbe stato un sogno rivedere la città come ai tempi della promozione di Braglia, posso dire che si sia avverato. Giusto per capirci, la sfida di Genova mi sarebbe piaciuto viverla sugli spalti, sta a noi continuare ad alimentare questo entusiasmo». Marassi è stato forse il punto di svolta anche per il numero 9: «La mia prestazione migliore nelle due fasi, infatti nello spogliatoio mi prendevano in giro sostenendo non avessi mai corso così tanto». L’infortunio in ritiro, i problemi muscolari delle prime giornate di campionato sono acqua passata, Iemmello adesso è al top. Gli manca solo il gol al “Ceravolo”, dopo i due realizzati fra Padova (con il Lecco) e Bolzano: «L’assenza di una rete in casa non mi pesa, anzi firmerei subito per raggiungere con il Catanzaro una salvezza tranquilla e veloce o qualsiasi altro obiettivo». Il primo e immediato è battere il Modena: «È partito per puntare in alto, ha una società storica e forte, è lì con diciannove punti e non perde facilmente. È una squadra pratica che vorrà fare la partita, però noi vogliamo dimenticare la sconfitta di Como». È sereno e consapevole, Iemmello: «Rispetto alla C abbiamo cambiato qualcosina sotto l’aspetto tattico perché ci sono avversarie che hanno il coraggio di fare come il Como, cioè venire a prenderci alte. Noi ci alleniamo per superare le loro pressioni e colpire. La B è un torneo sempre uguale, il solito campionato per certi aspetti più difficile della A». Che il Catanzaro ha iniziato alla grande: «Per darci un voto è troppo presto, comunque il giudizio è sicuramente positivo visto che siamo andati oltre le aspettative. L’anno scorso il Frosinone aveva ventuno punti dopo undici partite, al ritorno usciranno fuori le squadre che hanno i valori, ma noi abbiamo ampi margini, il nostro segreto è continuare a lavorare così e pensare a una gara alla volta».