VENEZIA-CATANZARO 2-1
MARCATORI 25’ pt Pohjanpalo (V) rig., 40’ Ghion (C), 46’ Johnsen (V)
VENEZIA (4-4-2) Bertinato 6; Candela 6, Altare 6, Modolo 6, Sverko 6 (30’ st Dembélé 6); Pierini 5,5 (20’ st Zampano 6), Tessmann 6, Busio 5,5, Ellertson 6 (20’ st Bjarkason 5); Pohjanpalo 7 (30’ st Gytkjaer 6), Johnsen 7 (44’ st Lella sv). All. Vanoli 6,5
CATANZARO (4-4-2) Fulignati 5; Situm 6 (29’ st Katseris 5,5), Brighenti 6, Krajnc 6 (44’ st Biasci sv), Veroli 6 (29’ st Miranda 6); Sounas 6 (22’ st Brignola 6), Ghion 7, Pompetti 7, Vandeputte 6; Stoppa 6 (22’ st Ambrosino 5,5), Iemmello 6,5. All. Vivarini 6
ARBITRO Santoro di Messina 6,5
NOTE Spettatori 7.765 di cui 1.000 circa ospiti, incasso di 121.074 euro. Espulso Bjarkason 44’ st . Ammoniti Situm, Modolo, Gytkjaer. Angoli 1-3. Rec. 2’; 7’
Era una missione impossibile o quasi e così è stata. Il Catanzaro ha perso a Venezia la terza gara di fila e come le altre volte può tranquillamente mangiarsi le mani. I padroni di casa hanno un motore diverso, ma i gol decisivi nel 2-1 che ha rafforzato il loro secondo posto sono stati gentilmente concessi: prima il rigore trasformato da Pohjanpalo (fallo di Fulignati su Ellertson a difesa troppo alta), quindi il bis di Johnsen con una metà campo praticamente libera dopo il bellissimo (e meritato) pareggio firmato da Ghion.
Primo tempo a lungo in mano al fraseggio delle Aquile, Venezia più sornione e lucido, cosa che invece non ha saputo fare nella ripresa, quando non ha sfruttato almeno tre chance per chiudere i conti approfittando di un avversario logicamente più sbilanciato guidato da un generoso Iemmello. Stando ai risultati, non alle prestazioni, la sosta per le nazionali arriva al momento giusto per Vivarini. Fra 15 giorni sarà derby al “Ceravolo”.
Caricamento commenti
Commenta la notizia