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Il Catanzaro va in “missione” in Laguna. Vivarini: "Dobbiamo giocare con rabbia"

Stasera l’anticipo a Venezia per la squadra giallorossa reduce da due sconfitte consecutive. Torna Sounas

Provarci. Con coraggio e orgoglio. Giocando come sempre, ma con più attenzione ai dettagli e cattiveria agonistica in ogni momento. Il Catanzaro vuole reagire dopo due sconfitte consecutive, l’ultima solo per questione «di centimetri» come ha ricordato Vivarini, che è sembrato richiamare il famoso discorso di Al Pacino in “Ogni maledetta domenica” riferendosi alla traversa di Ambrosino pochi secondi prima del gol partita del Modena. Non importa che debba farlo in casa di una delle più forti della B, il Venezia che si è preso il secondo posto e ha tutto per puntare alla promozione diretta. Contro avversarie d’alta classifica o da salvezza, i giallorossi non hanno mai fatto differenze.
Non succederà nemmeno stasera nell’anticipo che porta all’ultima sosta dell’anno solare in uno stadio in cui mai si è vinto, e dove comunque le Aquile potranno osare spinte da oltre 1.200 tifosi. «Dobbiamo avere la voglia di stupire giocandocela con convinzione, rabbia, determinazione. E col supporto dei tanti sostenitori che ci faranno sentire come a casa», ha spiegato l’allenatore che deve fare a meno di Scognamillo, Verna e Donnarumma e ha tanti dubbi in ogni reparto. «I punti interrogativi sono diversi come le caratteristiche che possiamo scegliere in difesa, dove Krastev, Krajnc e Miranda sono pronti e all’altezza della situazione. Davanti dovremo avere la capacità di far salire la squadra, per cui i vertici risulteranno molto importanti. I giovani? Devono crescere giocando», ha detto Vivarini evitando di scoprire le carte.
Nel 4-4-2 torna Sounas, Stoppa può avanzare accanto a Iemmello visto l’acciacco a un tallone di Biasci, Pompetti può soffiare il posto a Pontisso, Krajnc sostituire Scogna. I ko di Como e Modena hanno proposto la necessità di migliorare per essere sempre più adeguati all’equilibrio della categoria: «Abbiamo resettato un po’ di cose preventivate durante la preparazione, ma alle quali per i buoni risultati ottenuti prima di Como avevamo dato meno attenzione. Invece, in queste due settimane, abbiamo ripreso quei discorsi con lavori più accurati sulle difficoltà che propone il campionato, visto che gli avversari cambiano completamente atteggiamento contro di noi. È il momento di risistemare ciò che è andato meno bene, per cui già col Modena abbiamo espresso qualcosa di meglio in merito a certe situazioni tattiche in mezzo al campo».
Ancora più necessarie stasera: «Il Venezia è molto forte, ha principi simili ai nostri, ci aggredirà molto forte, uomo su uomo senza darci tregua, ha qualità in possesso e cerca sempre di giocare, però il torneo è molto equilibrato, non siamo al di sotto di loro perché abbiamo altri valori. E in B ognuno può fare risultato contro chiunque». Per questo il Catanzaro non può non avere lo stesso spirito di sempre: «Sul piano psicologico non deve cambiare niente, anzi dobbiamo esaltarci senza guardare solo al risultato. L’ho detto ai ragazzi, privi di entusiasmo e sicurezze avremo problemi, serve calcolare le prestazioni. Con il Como e il Modena sono state alla pari, poi sono i centimetri a spostare il risultato, però la cosa più importante resta la prestazione, da migliorare ogni volta».

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