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Il Catanzaro vola con i gemelli del gol

Iemmello e Biasci a segno insieme per la quattordicesima volta in poco meno di due anni

I gemelli del gol non avevano ancora segnato nella stessa partita in Serie B. Pietro Iemmello e Tommaso Biasci hanno ristabilito una vecchia abitudine nella gara più importante. Il derby contro il Cosenza è stato il quattordicesimo incontro in cui hanno colpito insieme in poco meno di due anni. Sono quattordici tappe dell’intesa di una coppia completa, una miniera d’oro da 73 reti complessive fra campionati, Coppe e playoff: 42 centri Iemmello, 31 Biasci.
Possono cambiare la categoria, gli avversari, anche un po’ il modo di giocare della squadra, ma sul fatto che loro ci siano sempre (o comunque molto spesso) ci si può mettere la mano sul fuoco.
Del resto, chi li guida dalla panchina è una garanzia per le punte: Vivarini, da ex attaccante, ha fatto esplodere Lapadula e Donnarumma a Teramo, ha allenato Ciccio Caputo all’Empoli, da un po’ si sta godendo i due bomber a Catanzaro. Sono sbarcati al “Ceravolo” che avevano bisogno di essere rilanciati e sono stati rilanciati: un circolo virtuoso in cui il collettivo esalta le individualità (non solo le loro) e le individualità (non solo loro) aiutano a far brillare il collettivo.
Un dato rende l’idea di quanto siano decisivi anche in B: in sei delle sette vittorie in campionato almeno uno dei due è entrato nel tabellino dei marcatori, Biasci con Ternana, Spezia e Feralpisalò (oltre al Cosenza), Iemmello con Lecco e Sudtirol (prima del derby). La Sampdoria se l’è scampata in parte: a Marassi il capitano non ha segnato, ma ha fornito a Brignola l’assist per il 2-1 del ribaltone.
Quando è arrivato in giallorosso Iemmello pareva avesse preso la parabola discendente della carriera e nemmeno Biasci, incompreso a Padova, godeva di grosso credito. Il 28 toscano ha carburato subito, il 9 catanzarese ha impiegato un po’ di più perché reduce da un lungo periodo senza giocare: alla fine hanno chiuso la prima, mezza stagione con le Aquile con otto gol a testa e due partite a segno insieme.
In quella successiva, a suon di record dei singoli e di squadra, sono stati i trascinatori: Iemmello ne ha fatti 28 in campionato, uno in Coppa, altri due in Supercoppa, dunque 31 in tutto; Biasci 16 in campionato (mai così prolifico fra i pro’), due in Coppa e uno in Supercoppa. Hanno superato con 44 gol nel torneo di C il tandem formato proprio dai “vivariniani” Lapadula e Donnarumma, e sono andati a bersaglio in comune in 11 partite, dalla prima al “Ceravolo” contro il Picerno all’ultima di Supercoppa, il 13 maggio scorso, nel 2-2 al “Città del Tricolore” contro la Reggiana che ha consegnato il trofeo ai giallorossi.
Sei mesi e tredici giorni dopo, la premiata ditta è tornata all’opera dividendosi le porte, Iemmello quella davanti la “Mammì”, Biasci sotto la “Capraro”, giusto per ricordare anche al piano superiore che uno – il capitano – non era finito e l’altro – pur essendo esordiente in B – i gol li sa fare lo stesso.
Tommaso, con 4 reti (una in più di Pietro), è il vicecapocannoniere del gruppo dietro Vandeputte. Lui è il terzo tenore, ma fa storia a sé, perché ha un ruolo e funzioni parzialmente diverse. Il ballo delle punte è roba di coppia, di Iemmello e Biasci. E chissà che non lo ripetano insieme pure a Palermo.

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