C’è sempre più gusto ad essere Vincenzo Vivarini. Dopo il Cosenza e il Palermo, il tecnico abruzzese ha dato scacco anche al Pisa: «È stata una partita che avrò piacere anche nel riguardarla, sapevamo che il Pisa aveva qualità e l’avevamo preparata così, non era facile non farli giocare e se provavamo il nostro solito lavoro nella fase di non possesso rischiavamo di subire imbucate e ripartenze, quindi ci siamo mossi diversamente per cui faccio i complimenti alla squadra, che l’ha interpretata bene in ogni dettaglio e, infatti, ha concesso agli avversari poche situazioni per far gol nonostante abbiano tenuto bene il campo».
Il tecnico ha acceso il semaforo verde quando ha sostituito Iemmello con Ambrosino, che gli ha consegnato il gol dell’1-0 nel giro di una trentina di secondi. «Pietro (Iemmello, ndr), ha avuto un problema al ginocchio nel primo tempo e speriamo non sia niente di grave, è rimasto fermo nello spogliatoio all’intervallo, dunque quando è rientrato non riusciva a essere reattivo, tant’è vero che quando sono venuti un po’ meno lui e Biasci il Pisa ha conquistato più campo ed è stato un problema. Ambrosino è un ragazzo che ha qualità importanti, non solo sul piano realizzativo, ci faceva salire quando rinviavamo e sono molto contento che si sia preso la soddisfazione della rete».
Dal 2003 del Napoli al 2001 del Catanzaro, Katseris è stato devastante e ha dimostrato perché lo seguono in A e il club del presidente Noto lo valuta intorno al milione e mezzo di euro: «Katseris è stato fortunato perché gli avevo promesso una ramanzina per impedirgli di abbassare l’attenzione e non farsi prendere dalle chiacchiere (di mercato, ndr) che mi hanno dato fastidio visto che sono arrivate a ridosso del match. Lui ha capito e ha tirato fuori la migliore prestazione», ha detto scherzando (ma nemmeno troppo), l’allenatore cinquantasettenne. Che poi ha distribuito i meriti a tutti: «Veroli aveva subito un pestone nella rifinitura, non riusciva a poggiare il piede durante il riscaldamento. Krajnc ha fatto una buona partita come tutti gli altri».
La classifica fa sempre sognare, però il mantra del coach è lo stesso turno dopo turno: «Lo ripeto ogni giorno, questa è una squadra giovane, con tanti esordienti in B, ha come caratteristica principale la leggerezza mentale, a tutti dico di divertirsi prima della partita, per questo non li voglio caricare con altri obiettivi, non vogliamo pressioni, ma solo divertirci. L’importante è consolidare la categoria, lasciamo perdere i proclami».
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