Pietro Iemmello quasi sicuramente no, Alfredo Donnarumma forse sì, ma è comunque complicato immaginarlo titolare. Sulla tavolata prenatalizia del Catanzaro potrebbero continuare a mancare una delle portate principali (il capitano) e l’altro piatto dal sapore che si abbina bene a tutto (la punta napoletana). In pratica, Vincenzo Vivarini sta preparando la sfida al Brescia, ultimo appuntamento casalingo del girone d’andata, senza i suoi due attaccanti più esperti.
Iemmello continua a sostenere un tipo di lavoro differenziato, separato dal gruppo, a causa di un dolore al polpaccio sinistro che non l’ha lasciato in pace: è pressoché scontato non vederlo sabato, è molto probabile salti pure la trasferta di Reggio Emilia di Santo Stefano. Donnarumma ieri si è allenato un po’ anche con i compagni, però nei prossimi giorni serviranno ulteriori riscontri per capire se tornerà convocabile oppure no. In ogni caso, visto che il bomber napoletano non gioca da un mese e mezzo (partita interna con il Modena), è complicato immaginare che abbia la condizione per essere schierato dall’inizio: prima la frattura al setto nasale, poi il problema a un polpaccio, il numero 99 è stato perseguitato dalla sfortuna e nelle ultime uscite di campionato è stato a casa tre volte (Venezia, Pisa e Ascoli) e in panchina senza entrare nelle altre due (Cosenza e Palermo).
Se queste sono le premesse, la conseguenza è naturale: Ambrosino e Biasci dovrebbero di nuovo formare coppia fissa lì davanti. La prima prova insieme è andata male, però ad Ascoli tutto il Catanzaro ha girato a vuoto, quindi non è che la croce possa essere buttata addosso alle punte. Anzi, bisogna rivederli all’opera perché per caratteristiche sembrano accoppiarsi come si deve: il ventenne napoletano sa associarsi con i compagni, fa salire la squadra e ha una discreta presenza anche nel gioco aereo, perché non sarà altissimo ma si fa sentire.
L’altro è un partner ideale di una prima punta e al “Ceravolo” lo sanno bene: Biasci si allarga e apre spazi agli inserimenti dei compagni oppure cerca la profondità, con i dialoghi e gli scambi di posizione con Vandeputte è da due anni che crea occasioni e gol, sa fare tante cose e ha senso per il gol. Dunque si tratta di metterli nelle condizioni di sfruttare le proprie qualità. Nelle Marche non ci sono riusciti, contro il Brescia possono riprovarci. E, con loro, lo stesso Vandeputte e la batteria di trequartisti che dovrà contribuire a non far rimpiangere Iemmello: Stoppa, Brignola, D’Andrea, almeno uno di questi tre avrà una chance se non da titolare, durante la ripresa, ed è pure da calciatori come loro, che possono ricavare superiorità numerica nell’uno contro uno, che il Catanzaro deve prendere la spinta per ripartire.
Certo, prima di infortunarsi il capitano stava facendo benissimo e nella difesa del Brescia il leader è il fortissimo Cistana… tuttavia si può non essere Iemmello-dipendenti. A Bari, per esempio, il 9 era in panchina (sarebbe entrato nell’ultimo quarto d’ora) quando i giallorossi hanno incantato e segnato due gol. Se le Aquile girano, possono fare a meno di chiunque. Contro il Brescia ci proveranno, questo è sicuro. Se ci riusciranno, aggiungeranno altro gusto al campionato, quello che non guasta mai.
Catanzaro, scelte obbligate in attacco con Iemmello e Donnarumma fuori
In vista del Brescia il tecnico Vivarini darà ancora spazio al tandem Biasci-Ambrosino
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