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Il Catanzaro si diverte... al Luna Park, grande protagonista il jolly greco. Mercato, c'è un nome chiaro

Sounas decisivo con due gol: «Bravi a ribaltare una gara complicata. Che spinta dai tifosi!». I giallorossi hanno iniziato l’anno nuovo con una spettacolare vittoria sul Lecco

È vero che una «statua», come sostiene Vivarini, la meriterebbero in tanti. Uno, però, più di tutti gli altri perché non è un attaccante, ma ha fatto due gol. Non è il leader tecnico della squadra, ma è sempre importante. Non te l’aspettavi nemmeno così bravo anche in Serie B, invece lui sta tirando fuori tante prestazioni monumentali. Insomma, Dimitrios Sounas (in foto) è un pezzo da museo, da mettere in mostra con lo stesso orgoglio che sfodera gara dopo gara. Sono pezzi da museo anche i suoi due gol decisivi nel 5-3 sul Lecco: il greco – una furia – non aveva mai segnato una doppietta in B.
«Non è stato facile – ha sottolineato –, nel primo tempo abbiamo creato tanto e comunque siamo andati negli spogliatoi sotto nel risultato. La B è questa, appena sbagli ti puniscono e quindi devi essere sempre al massimo. Ci serviva una reazione ed è arrivata nel secondo tempo, perché siamo entrati con il cuore e vincere è stato molto importante».
L’esterno-trequartista è l’esempio della tenacia e dell’ostinazione di questo Catanzaro, matricola terribile che alla vigilia non aveva tutto il credito che si è preso con i risultati e il gioco. Lo stesso che ha fatto il numero 24, arrivato nel mercato invernale di due anni fa. «Sono contento anche della mia prova personale, cerco sempre di superarmi, l’importante però è la squadra e il fatto che fosse necessario vincere per buttarci alle spalle le sconfitte e ripartire, così è stato. Quanto a me, ripensando alla stagione fino a questo punto, sono orgoglioso di come sta andando: Vivarini mi ha dato la possibilità di giocarmela e spero di continuare così».
Era difficile immaginarlo tanto decisivo anche nel torneo cadetto, Sounas. In C era ovviamente un valore aggiunto, al piano superiore le incognite erano legittime. Evidentemente bisognava dargli solo l’opportunità (che il Perugia non gli aveva concesso) e aspettare che si ambientasse. Ci ha messo poco (già con il Lecco all’andata aveva disputato una grande partita condita da un assist) e il resto è venuto di conseguenza, compreso il prolungamento del contratto che ora ha scadenza giugno 2025.
Tra l’altro Sounas ha anche ampliato il suo raggio d’azione, perché fa molte delle cose dell’anno scorso, da mezzala o trequartista, ma parte più esterno, da destra: «È un ruolo che mi piace molto, e poi quando il mister ti chiede di fare una cosa bisogna farla, a destra o a sinistra è indifferente, io mi concentro molto sulla fase tattica».
Quella di venerdì sera è stata forse la gara più difficile vinta finora: «Sotto tanti aspetti sì, perché vai in vantaggio, poi prendi gol e vai sotto quando venivi già da tre sconfitte. Noi però abbiamo grande cuore e l’abbiamo ribaltata insieme al nostro pubblico».
Trentatré punti e trentatré gol in venti partite, il Catanzaro continua a viaggiare a marce altissime: «Il bilancio finora è positivo, siamo in zona playoff e l’obiettivo è fare più punti possibili per conquistare la salvezza quanto prima. Noi pensiamo a questo».
Il resto verrà da sé. Con tenacia e orgoglio. Quelli che Sounas mette sempre in campo.

Capitolo mercato

Messa in archivio la prima partita dell’anno il Catanzaro può concentrare le sue attenzioni sul mercato, soprattutto sulle operazioni in entrata. Gli obiettivi sono noti: un difensore e un attaccante forti fisicamente e un centrocampista che colmi il buco lasciato dall’infortunio di Ghion perché ora tre mediani sono appena sufficienti, e ogni volta che uno di loro finisce a terra per uno scontro di gioco (tipo Pontisso venerdì sera) fa giustamente venire l’ansia ad allenatore, staff, medici, società e tifosi.
Quanto alla punta, il rientro in grande stile di Iemmello potrebbe togliere un po’ di fretta e pressione, nel senso che il tipo di caratteristiche ricercate mancano sempre (chili e centimetri), ma conviene aspettare un minimo: di attaccanti in giro ancora non se ne mossi se si esclude lo scambio Bonfanti-Gliozzi fra Modena e Pisa, il cosiddetto valzer deve ancora partire. Al momento sembra più impellente l’esigenza di un quarto centrocampista (Amatucci della Fiorentina?) e, magari, l’innesto di un difensore che aggiunga incisività nel gioco aereo.
Per il pacchetto arretrato il club ha puntato con convinzione Matias Antonini, brasiliano con passaporto anche italiano che potrebbe lasciare il Taranto e interessa pure al Brescia. Il Catanzaro aveva fatto un sondaggio in estate e l’ha ripetuto adesso con l’integrazione di un’offerta concreta che non avrebbe finora soddisfatto la richiesta dei pugliesi: va trovata la quadratura dal punto di vista economico, ma la trattativa c’è e in settimana potrebbe avere un punto di svolta.
La squadra, intanto, ha ricevuto un rompete le righe di due giorni: la ripresa degli allenamenti è fissata domani pomeriggio a Giovino. Il Catanzaro giocherà sabato contro la Feralpisalò (ore 14) a Piacenza.

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