Giocate, assist e gol. Quanto era mancato Pietro Iemmello e quanto era mancata la coppia d’oro che il capitano forma con Biasci. Non che fosse passato troppo, in realtà poco più di un mese e tre partite e mezzo (dal secondo tempo della gara con il Pisa). Ma più che sulla quantità, l’assenza del numero 9 e la decomposizione forzata del tandem con il “gemello”, è pesata nella qualità del tempo trascorso. È difficile che si tratti di un caso se ritorna l’attaccante più poliedrico e i giallorossi riprendono il volo.
Non è che Iemmello sia un mago (anche se in certe occasioni ci somiglia parecchio), però le sue doti in questa squadra amplificano la pericolosità di un collettivo che, a sua volta, permette allo stesso capitano di esaltarsi. Da questo punto di vista è dunque normale che il Catanzaro musone e un po’ abulico di fine 2023 sia stato cancellato dalla brillante prova offensiva con cui ha iniziato il 2024. Il «mamma cinema» ha raggiunto di nuovo i massimi livelli (o quasi), si è rivelato uno spettacolo per cuori forti considerando l’altalena nel risultato che ha portato al 5-3 sul Lecco, ma ugualmente efficace e, ovviamente, fondamentale.
Un’altra battuta d’arresto e sarebbero stati guai, un pareggio non avrebbe garantito la boccata d’ossigeno necessaria. Il successo, al contrario, ha ridato fiato all’entusiasmo che circola al “Ceravolo” da un paio di annetti e fa bene ai tifosi come ai calciatori, da oggi pomeriggio alle prese con la preparazione della trasferta di Piacenza con la Feralpisalò. Contro il Lecco, Iemmello e Biasci sono andati a bersaglio insieme per la sedicesima partita in giallorosso, la terza in questo campionato dopo il derby e la trasferta di Palermo. Venerdì scorso hanno anche eguagliato il record storico di una coppia gol del Catanzaro, raggiungendo quota 77 centri: da gennaio 2022 a oggi è un bel traguardo, pronto ad essere superato.
Tra l’altro quei due si stanno inseguendo nel ranking dei marcatori: Biasci è a sei sigilli (33 nel Catanzaro), Iemmello ha messo la sua quinta firma nel torneo e la numero 44 con la maglia della squadra del cuore. In alcune partite – indipendentemente dalla qualità e dallo spessore dell’avversario, di alta, media e bassa classifica – sembra di essere sempre in Serie C, quando maltrattavano qualsiasi difesa. L’hanno fatto anche a quella del Lecco con prestazioni da fantacalcio, nel senso che entrambi hanno messo a referto un gol e un assist oltre a tante altre belle cose.
Iemmello è partito a razzo, forse spinto dalla voglia di recuperare il tempo perso causa infortunio, ci ha provato subito (almeno due volte), quindi ha dipinto il suo meglio nella ripresa: il gol da bomber d’area di rigore bruciando la difesa, l’assist con uno splendido pallonetto per la doppietta di Sounas. Il greco aveva segnato il primo sul suggerimento di Biasci, che poi ha piazzato il punto finale con il sinistro da terra che si è rivelato un premio personale strameritato: aveva abbinato sostanza nella fase di non possesso (con il solito pressing asfissiante) e qualità in quella di possesso (con l’abituale movimento costante fra centro e sinistra). I gemelli del gol sono l’arma in più di Vivarini.
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