Restano poche ore per sbrogliare il nodo attaccante, fino alle 20 di stasera. Come tanti altri club di Serie B, il Catanzaro è arrivato all’ultimo giorno di mercato senza aver centrato il suo obiettivo: prendere un centravanti di peso che completi le caratteristiche del reparto. Il direttore sportivo Magalini è da ieri allo Sheraton di Milano per tentare il colpo seguendo due strade. La prima è indipendente da contropartite tecniche, in questo caso fra gli obiettivi c’è Di Serio dell’Atalanta Under 23, che i bergamaschi vorrebbero cedere a titolo definitivo monetizzando l’investimento solo sei mesi fa. Di Serio è un 2002 ma la B l’ha già fatta e risponde all’identikit fatto da Vivarini. La seconda strada ipotizzerebbe lo scambio con Donnarumma, arrivato in estate in prestito dalla Ternana, ma mai realmente convincente. In ogni caso, anche quest’ultima operazione è parecchio complicata perché attaccanti strutturati ce ne sono pochi e chi li ha è orientato a tenerseli. Basti l’esempio della Sampdoria con De Luca, diventato titolare per i tanti infortuni in avanti della squadra di Pirlo: i blucerchiati hanno detto un no secco al sondaggio partito dalla Calabria nonostante il ragazzo fosse inizialmente disponibile al trasferimento. Moro, invece, è un discorso diverso, perché il centravanti di proprietà del Sassuolo e in prestito allo Spezia aveva già rifiutato il Catanzaro quest’estate, ha opposto un no grazie anche al principio di questa sessione, poi ha progressivamente cambiato salvo tornare sui suoi passi convinto dalle lusinghe della Reggiana, che lo prenderebbe in prestito per diciotto mesi e gli garantirebbe spazio da titolare in virtù dell’infortunio di Gondo, e comunque ancora blandito pure dalla Samp, che sta allargando il suo raggio d’azione sul mercato grazie ad alcune cessioni. Fino alla serata di ieri la questione Moro era ancora aperta, ma in salita. Tra l’altro Moro non è ancora stato liberato dallo Spezia: lo farà se troverà il sostituto (Pittarello del Cittadella) dopo che Maric, sembrava diretto in Liguria dopo aver rifiutato il Catanzaro, ha preferito tornare a casa in Croazia (al Rijeka) per giocarsi le chance di convocazione in nazionale. Se i liguri non riusciranno a prendere un’altra punta Moro rischia di rimanere lì e affrontare da avversario, fra due giorni, Iemmello e Vivarini. Insomma, è un bel caos nel quale non sono mancate le autocandidature come quella di La Mantia, che si sarebbe fatto vivo tramite il proprio agente perché alla Feralpisalò (nella quale è in prestito dalla Spal) ha poco spazio ed è marginale nei piani di Zaffaroni: finora le Aquile non hanno offerto sponde concrete e non è detto che lo facciano in giornata. Quanto a Giuseppe Salvo, terzino destro 2003 che si sta mettendo in mostra al Messina, il Catanzaro sarebbe disposto a prenderlo subito, ma la richiesta di Sciotto è stata fino a questo momento troppo alta. Se il presidente dei siciliani non dovesse ammorbidire le sue pretese, se ne riparlerà a fine stagione.