I due signori del campionato, Jari Vandeputte contro Daniele Casiraghi. Centrocampisti sì, ma con licenza di… spaccare gli avversari. Nessuno come loro in Serie B. Al rientro dopo aver scontato un turno di squalifica, il giallorosso è due uomini in uno: oltre a sei gol ha consegnato anche otto assist ai compagni. Insomma, frequenta la parte migliore della classifica marcatori ed è di gran lunga in testa a quella dei servizi vincenti. “Piccolo diavolo” è il soprannome che gli avevano dato in Belgio prima ancora che cercasse fortuna in Italia. È diventato progressivamente sempre più grande, soprattutto da quando ha incontrato il Catanzaro e Vivarini. Così grande che un futuro in Serie A (forse già l’anno prossimo) è probabile e non solo possibile, sicuramente molto più di quanto non lo fosse appena sbarcato alla Viterbese col sogno di imitare il suo idolo Mertens. Il numero 27 è la risposta calabrese all’uomo di punta – che punta non è nemmeno lui – del Sudtirol. La squadra di Bolzano non sta ripetendo l’exploit dell’anno scorso, quando da matricola terribile si è arrampicata fino alla semifinale playoff dal sesto posto nella stagione regolare, ora lotta a tutti gli effetti per non retrocedere. Ma se il loro cammino è stato finora così così e non completamente negativa, un bel po’ di meriti ce li ha Casiraghi, capocannoniere del torneo insieme a Coda con 12 gol, il doppio del belga, cui bisogna aggiungere cinque assist. In pratica, è l’alter ego biancorosso di Vandeputte: uno ha firmato – direttamente o indirettamente – 17 delle 30 reti dei suoi, l’altro c’è in 14 su 38. Tutti e due, ancora, hanno creato 49 occasioni pericolose a testa, dicono i dati raccolti da Opta. Si annuncia un bel duello a distanza, uno dei più intriganti della sfida di domani (ore 16.15). Casiraghi ha segnato più di Jari perché è l’infallibile tiratore scelto del Sudtirol: otto rigori trasformati senza sbagliarne uno, con una quota che sale a dieci se si contano anche quelli dello scorso campionato. Su azione, invece, ha realizzato il suo ultimo centro nel torneo, il 13 gennaio contro la Feralpisalò, in chiusura di una striscia di quattro gare consecutive a bersaglio. Casiraghi è stato letale sempre e solo col destro, Vandeputte quattro volte con quel piede, altre due col sinistro, ma nel 2024 non ha ancora colpito. O meglio, ha permesso che lo facessero altri: Iemmello a La Spezia, ancora Iemmello e Verna contro il Lecco. Non segna direttamente dal 23 dicembre, nella sfortunata partita con il Brescia, sua centesima in giallorosso, quando aveva fissato il risultato sul parziale e illusorio 2-0 dopo aver mandato in porta anche Ambrosino. Quasi due mesi dopo, proverà a rifarsi per contribuire ad allungare il momento positivo del Catanzaro e aggiungere argomenti alla sua personale candidatura per la A. Vandeputte è tornato e non c’è bisogno di ribadire quanto sia centrale, partendo dalla fascia sinistra, per la manovra di Vivarini. Lo è anche Casiraghi, per il Sudtirol, ultimamente schierato da mezzala sinistra. Si muoveranno in zone del campo quasi opposte, ma potranno essere ugualmente risolutivi. Le Aquile sperano che sia Vandeputte quello più decisivo.