Quando una partita pesa come un macigno conviene chiamare Mario Situm. Dà sicurezza, tranquillità, esperienza e sa fare tutto, come un coltellino multiuso: il terzino, l’esterno di centrocampo, la mezzala, il trequartista. Basta ripensare al derby di Cosenza, dove è stato uomo-assist (per Iemmello) e illeggibile cliente (per gli avversari).
«Il derby è stato fantastico e voglio ringraziare i tanti tifosi venuti a caricarci anche alla vigilia – ha spiegato Mario –, ci hanno fatto un discorso bellissimo, abbiamo giocato pure per loro e per il nostro capitano: da catanzarese ci teneva moltissimo. Siamo una cosa sola, noi della squadra e loro sugli spalti, si è creata un’atmosfera meravigliosa». Che ha già allargato le prospettive e può cancellare qualsiasi limite.
Il giorno dopo il 2-0 al “San Vito-Marulla” è circolato uno scatto di Mario in estasi sotto il settore ospiti a fine gara: «Non sono sui social, ma posso immaginare la faccia che ho fatto, ho vissute emozioni profonde. Ero un ex, a Cosenza ho passato buoni momenti, ma qui a Catanzaro mi sento a casa», ha sottolineato il trentunenne croato, perno di un gruppo che è da inizio stagione che sta volando in zona playoff.
«Se ci crediamo? In tutta onestà è dal primo giorno di ritiro a Cascia che ci siamo detti dove volevamo finire, cioè il più in alto possibile. Poi il calcio è come la vita, si fanno le cose passo dopo passo e gli imprevisti sono dietro l’angolo, ma noi abbiamo un bel mix di calciatori esperti e giovani, molti erano alla prima esperienza in B e questo l’abbiamo pagato lasciando diversi punti per strada, ma io in questo gruppo ci credo», ha proseguito Situm guardando avanti: «Mancano dieci gare, abbiamo margini e lavoriamo ogni giorno curando i dettagli. Puntiamo il più in alto possibile, magari anche al secondo posto».
Il Mario di oggi è molto simile al calciatore superlativo di inizio torneo, prima del grave infortunio subito col Parma, la rottura del legamento collaterale mediale che l’ha tenuto fuori un paio di mesi, e poi frenato da altri problemini muscolari fra novembre e dicembre: «Sto crescendo come tutta la squadra, con due o tre incontri di fila fatti bene e l’aiuto dei compagni miglioro pure io. Nessuno è un fenomeno qui, ma se andiamo bene tutti, per il singolo è sempre più facile».
Magari è un caso o forse no, ma da quando Situm è tornato a certi livelli, ha un altro rendimento pure il reparto arretrato, che ha chiuso gli ultimi due incontri senza subire reti: «È vero che veniamo da due “clean sheet”, il calcio è questo, ma un rimpallo può sempre punirti, l’importante è non mollare mai. Noi sapevamo che stavamo prendendo tanti gol, ci abbiamo lavorato su, ci siamo difesi meglio e i risultati si stanno vedendo».
Sabato arriva la Reggiana per l’ennesimo esame di un campionato che presenta insidie in ogni turno: «La Reggiana è forte, ma lo sono tutte. La rispettiamo, all’andata abbiamo perso forse senza meritarlo, adesso vogliamo la rivincita, siamo carichi, in un periodo buonissimo, la strada è giusta, ma restiamo comunque con i piedi per terra».
Catanzaro, Situm alza l’asticella: "Possiamo puntare al secondo posto"
Il croato tra i protagonisti del derby del “Marulla” con l’assist per il gol di Iemmello
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