L’opportunità di cambiare ancora una volta in difesa. Il pieno recupero di Antonini per la trasferta di Brescia allarga il bagaglio di qualità e caratteristiche a disposizione di Vivarini. Il tecnico del Catanzaro ora può di nuovo aggiungere la forza fisica (e non solo) del brasiliano all’esperienza e alle letture di gioco di Brighenti, alla solidità di Scognamillo e alla freschezza da under di Veroli. Il centrale acquistato a gennaio dal Taranto sembra avere definitivamente superato l’infiammazione inguinale che l’ha tenuto a mezzo servizio nella scorsa settimana (quando ha lavorato sempre a parte) ed è dunque in ballo, a tutti gli effetti, per un posto da titolare. Anche se alla sfida di sabato mancano ancora gli allenamenti più importanti, è probabile che Vivarini alla fine scelga di variare la composizione del pacchetto arretrato, che nelle ultime sette partite è mutato cinque volte a causa di squalifiche o acciacchi. Ma le mutazioni sono state suggerite anche dall’ottimo impatto - con la squadra, con la categoria - dello stesso Antonini, molto più pronto di quanto ci si aspettasse da uno alla prima prova in Serie B. Escludendo Situm che è un discorso a parte, perché al terzino destro vengono richieste altre funzioni, non propriamente difensive, da febbraio i giallorossi hanno proposto Scognamillo e Antonini centrali con Veroli terzino sinistro a Spezia (dove Brighenti era stato fermato dal giudice sportivo) e con l’Ascoli; quindi Brighenti e Antonini in mezzo con Scognamillo terzino sinistro contro il Sudtirol; di nuovo Antonini in coppia con Scogna a Cittadella (Brighenti di nuovo stoppato dalla giustizia) e poi insieme a Brighenti con il Bari (perché a quel punto gli squalificati erano Scognamillo e Veroli); a Cosenza e con la Reggiana è invece toccato a Scogna e Brighenti a causa dei problemi (prima una contrattura, poi l’infiammazione) del brasiliano. Le capacità nel gioco aereo del venticinquenne di Porto Alegre potrebbero tornare utilissime contro il Brescia, avversario tosto dal punto di vista fisico (i giallorossi se ne sono accorti direttamente nella rimonta subita all’andata) e con uno dei centravanti più veri – nel senso delle caratteristiche strutturali – del campionato qual è Borrelli. Al “Rigamonti” sono annunciate sportellate e Antonini pare essere l’elemento più adatto a sostenere questo tipo di scontri, nella sua area di rigore come in quella altrui, considerando quanto Matias, oltre a saperci fare con il pallone fra i piedi, si sia rivelato incisivo pure sui calci piazzati a favore (ha segnato già due gol di testa). Non è comunque la sola opzione da centrale in possesso di Vivarini, che nelle ultime due sfide ha ritrovato la migliore versione di Brighenti (implacabile con il Cosenza, migliore dei suoi con la Reggiana) ed è sempre stato sicuro delle risposte di Scognamillo. Non va nemmeno dimenticato che Veroli, a sinistra, dimostra una maturità e una tranquillità in quantità inversamente proporzionali a quelle che si ritrovano nei ventunenni alla prima, vera annata nel torneo cadetto. Sono in quattro per tre posti, ma ci sono ancora tre giorni per sciogliere il rebus.