Su chi punterà Vincenzo Vivarini nella parte finale della stagione? I ballottaggi sono pochi, i punti di riferimento tanti. Se è vero che il Catanzaro nel girone di ritorno ha pescato più a fondo in organico, aumentando le risorse e le alternative in alcuni ruoli, è anche vero che in altri ci sono dei veri e propri intoccabili, gente su cui è tagliato su misura lo sviluppo della manovra. Sono, ovviamente, quelli che hanno giocato di più, quelli a cui il tecnico rinuncia a malincuore e, nella maggior parte dei casi, solo quando obbligato. Fra questi c’è Jari Vandeputte, è il giocatore di movimento giallorosso con più minuti (2.504) in campionato. È già questa del minutaggio una statistica un po’ strana perché un calciatore in quel ruolo – l’esterno di centrocampo con spiccate dote offensive – ha in genere più bisogno di tirare il fiato, soprattutto se, come Jari, non fa solo l’esterno di centrocampo: è trequartista, punta aggiunta e anche terzino sinistro quando la squadra ha necessità di difendere con una linea a cinque. Vivarini l’ha trasformato in un “tutta-fascia” alla… Ivan Perisic, tanto per intenderci, e infatti il croato è diventato uno dei modelli cui Vandeputte, da sempre fissato con l’idolo Mertens, si ispira. È un segno di quanto anche lui stesso abbia allargato il suo bagaglio tecnico-tattico. Pensando al grande salto in Serie A. Insomma, Vandeputte è un polifunzionale che sa svolgere bene – spesso anche molto bene – almeno tre compiti in campo. Non a caso ha messo insieme quella montagna di minuti in 29 incontri, tutti da titolare (ne ha saltato uno per squalifica), meno soltanto del portiere, ma più di chiunque altro, anche di chi – come un difensore centrale – è teoricamente meno soggetto a rotazione e logorio da stanchezza considerando che si muove in un raggio d’azione meno ampio. E questo vuol dire che Jari ha pure grandi capacità fisiche: delle otto volte in cui è stato sostituito solo due sono state prima del 70’, a Marassi e Palermo e con i suoi in vantaggio. A uno che non ha mai visto giocare il Catanzaro basterebbe questo particolare per capire l’importanza del belga. Vedendo dal vivo o in Tv le Aquile le prospettive si moltiplicano, come dimostrano le statistiche in cui il ventottenne eccelle: sette gol e nove assist, vicino alla doppia cifra in un caso e a un passo nell’altro, per 16 centri complessivi in cui è entrato direttamente. In quanti hanno una rendita così alta in campionato? In pochi, giusto i bomber e chi tira i rigori, e cioè Casiraghi (14 più sei, ma con dieci penalty), Pohjanpalo e Coda (soprattutto per i gol) oltre a Iemmello, che con 11 reti e quattro assist è a una lunghezza dal compagno. Nessuno, però, ha tanti servizi vincenti quanto Vandeputte, che da tre anni è, nella categoria in cui milita, il re degli assist: in C era più normale (ma con numeri mostruosi, 17 la prima stagione, 21 la seconda), in B all’inizio sembrava meno scontato e il fatto che si sia confermato è l’ulteriore certificazione del suo valore. Jari è anche fra i cinque giocatori con più occasioni create del torneo: prima dell’ultimo turno ben 57, come Casiraghi e dietro solo a Falletti e Lepore, ma più di un totem come Vazquez. Otto gare più i playoff. Con Vandeputte ogni missione è un po’ meno complicata. E certamente non impossibile.