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Al “Ceravolo” arriva la quotata Cremonese: Catanzaro con il gusto di riprovarci

Vivarini: «Sfida molto impegnativa». Tanti ballottaggi: Brighenti e Ambrosino favoriti

Il gusto di riprovarci: «Dimostrare di essere forti contro squadre forti, questa è la nostra curiosità». Vivarini vive l’attesa come i calciatori e i tifosi, quasi fosse un prurito che può passare solo con un trattamento… sul campo. La Cremonese che arriva al “Ceravolo” è l’occasione per levarsela definitivamente, questa sensazione pruriginosa, perché il Catanzaro le ha già battute le «squadre forti» di cui parla l’allenatore, ma finora l’ha fatto solo in trasferta (Parma, Palermo) e non c’è ancora riuscito in casa (dove ha perso le ultime due) e quindi ci sono tutte le intenzioni di regalare un altro pomeriggio magico ai “soliti” 12.000 cuori pronti a sgolarsi di nuovo: «Con il Como la prestazione è stata all’altezza, ma comunque abbiamo perso, altrimenti oggi potevamo fare discorsi diversi».
La promozione diretta è questione ormai quasi proibita (9 punti di distacco a 5 dalla fine sono tanti, se non troppi), ma il quarto posto occupato dalla Cremonese, 4 lunghezze più su, è ancora alla portata. I lombardi sono reduci da 3 sconfitte nelle ultime 4 gare, tuttavia in trasferta hanno corso più di tutti (33 punti su 59) insieme al Parma: «È una sfida molto impegnativa, il loro livello è assoluto e avranno voglia di rifarsi», ha avvisato Vivarini.
Aquile Real. Il coach abruzzese ha usato il paragone più impegnativo e nobile possibile per spiegare che tipo di gara vuole dai suoi: «Attenzione e accuratezza massime, è indispensabile avere un’applicazione maniacale come quella del Real Madrid a Manchester contro il City». Non ha chiesto la luna, Vivarini: facendo le dovute proporzioni, il Catanzaro in versione Real si è visto a Parma, l’ennesima prova che, quando si parla dei giallorossi, è meglio mettere da parte il termine “impossibile”. Sono i frutti di un lavoro praticamente perfetto iniziato otto mesi e un giorno fa proprio a Cremona, prima giornata di campionato: «All’andata eravamo molto contratti e preoccupati per l’approccio con la categoria, non avevamo ancora questo spirito, però nonostante questo avevamo comunque costruito occasioni nitide», ha ricordato Vivarini. Le più grandi con Iemmello e Vandeputte, lanciatissimi dopo la serata di Modena decisa da due gol del capitano e uno del belga: contro la migliore difesa del campionato (28 reti subiti, la metà in trasferta) è obbligatorio che siano al massimo delle proprie potenzialità.
Altra filosofia. Il possesso palla marcato è uno dei pochi punti in comune fra Catanzaro e Cremonese, rispettivamente primo e terzo in termini percentuali. La mole di gioco viene però sviluppata in modi differenti (per esempio i lombardi sono primi per cross, i calabresi ultimi). «Loro hanno altri principi e modi di lavorare, è diversa anche la finalizzazione di un avversario molto forte in tutti i reparti, in attacco e a centrocampo ha qualità enormi, in difesa pure. Conoscendo le nostre qualità e la nostra forza vedremo sicuramente una bellissima gara, anche se stavolta speriamo di avere un po’ di buona sorte in più», ha aggiunto Vivarini.
Out D’Andrea («In certe cose ci dava grandi vantaggi, ma abbiamo altri che possono ricoprire quel ruolo con dinamismo, anche Stoppa») e Verna, fermo per un affaticamento a un ginocchio. I ballottaggi sono dovunque: Brighenti è favorito su Veroli in difesa (e quindi Scognamillo viene spostato a sinistra), Pontisso può spuntare la conferma dopo la gran gara di Modena, Ambrosino e Biasci duellano col primo leggermente avanti: «Nella loro alternanza stanno facendo entrambi benissimo, da noi non ci sono riserve, lavoriamo sulle sfumature». Per togliersi un prurito sono indispensabili anche i dettagli più piccoli.

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