Donnarumma l’ha fatta grossa e gli abbracci di allenatore e compagni alla fine della partita con il Venezia ne sono stati un attendibile termometro. Il rigore del decisivo 3-2 l’ha trasformato Iemmello, ma il capitano non sarebbe andato sul dischetto se l’altro attaccante non si fosse procurato la punizione capitale con quel movimento magistrale in area di rigore. Quando si dice sfruttare l’occasione… e chissà che domani in casa della Ternana, da ex dell’incontro, non ne abbia una nuova. Può un solo gesto tecnico cambiare il significato di una stagione? No, ma può spostarne l’inerzia e, soprattutto, restituire fiducia a uno da oltre novanta gol in Serie B. Donnarumma aveva bisogno di un momento come quello per dimostrare di poter essere ancora importante e il Catanzaro, allo stesso tempo, non aspettava altro, perché può ricavare un’altra risorsa preziosa in ottica playoff. A Venezia ne discutono da tre giorni, però le recriminazioni e i musi lunghi in laguna sono di parte, la realtà è che Donnarumma ha indotto Idzes a un intervento scomposto e falloso andando incontro al pallone: si chiama esperienza e si acquisisce in anni di carriera, meglio ancora se ad alti livelli come quelli toccati dal trentatreenne. Alfredo dieci anni fa segnava a raffica insieme a Lapadula nel Teramo di Vivarini e, nei suoi periodi migliori, ha formato una coppia d’oro con Caputo all’Empoli (per un certo periodo ancora con Vivarini) e trascinato il Brescia in Serie A: certe cose non si perdono e la lezione al difensore avversario ne è stata la testimonianza. Per questo il tecnico abruzzese se l’è giustamente coccolato: «Donnarumma – ha detto Vivarini - è un giocatore straordinario, quando era giovane mi ha fatto divertire all’infinito, l’ho allenato anche a metà carriera quando faceva un lavoro stratosferico e lo sto allenando ora. Con la sua intelligenza in area di rigore ce ne sono davvero pochi e io spero che in questo finale di stagione riesca a prendersi le soddisfazioni che si è preso con il Venezia. Sono andato ad abbracciarlo perché ero sicuro che ci avrebbe fatto vincere la partita e sono contento anche per lui». È chiaro che il numero 99 sia arrivato in prestito dalla Ternana con aspettative diverse in termini di impiego (477’ in diciotto gare), prestazioni e gol (solo due finora), però la fortuna non l’ha aiutato considerando i tre infortuni in serie (frattura del setto nasale e problemi muscolari) incassati fra novembre e dicembre, quando stava iniziando a giocare di più. Le possibilità che andasse via con il mercato di gennaio, l’esplosione di Ambrosino e le continue conferme di Iemmello e Biasci ne hanno ridotto ulteriormente gli spazi, ma non hanno mai reso Donnarumma un separato in casa. Era da un po’ che Vivarini voleva rilanciarlo, contro il Venezia l’ha fatto e ha ricevuto in cambio una giocata decisiva, per di più sull’imbucata di un altro subentrato come Stoppa: «Dobbiamo recuperare tutti i giocatori che abbiamo a disposizione», ha sottolineato il coach. Se ci riesce come ha fatto con Pontisso, il Catanzaro avrà diversi nuovi argomenti da spendere. Sold-out il settore ospiti a Terni. Ambrosino (ancora in attesa di valutazione della risonanza) e Brighenti salteranno la trasferta in Umbria. Sold-out nel settore ospiti: polverizzati i 600 biglietti disponibili.