La classe e l’intelligenza di Iemmello, la fame di Biasci, le parate di Fulignati, la forza di Antonini, la strategia di Vivarini e così via… i punti di forza del Catanzaro non finiscono qui. Le tante sicurezze con cui le Aquile proveranno a superare il turno preliminare dei playoff con il Brescia sono individuali e collettive, poggiano sui singoli e su un gioco che, a sua volta, esalta le qualità dei calciatori.
Fra gli elementi che più ne hanno beneficiato, e allo stesso tempo hanno amplificato l’efficacia del calcio di Vivarini, Jari Vandeputte è uno dei più importanti. Nella carriera del belga c’è un prima e un dopo. Era forte prima di arrivare a Catanzaro, ma finché non ha incontrato il tecnico abruzzese non aveva ancora esplorato tutto il suo potenziale, quello di un esterno offensivo che sa fare tutto: manda in gol i compagni, quindi è un rifinitore; vede direttamente la porta, ed è dunque un finalizzatore; copre molto bene sulla fascia.
Insomma, attacca e difende alla grande. È la terza stagione consecutiva che il ventottenne di Gent va in doppia cifra per assist: erano stati sedici il primo anno in giallorosso, ventuno nel campionato dei record in C, ma che fossero quattordici anche in B non era scontato. Per la terza annata consecutiva Jari non ha rivali nella categoria che frequenta e senza alcuna discussione si è preso la corona di re dei servizi vincenti lasciando dietro (a quota nove) tutti gli altri pretendenti.
In B erano sei anni che un giocatore non tirava fuori dal cilindro così tanti assist: Camillo Ciano arrivò a quindici con il Frosinone nell’annata 2017-18, conclusa con una promozione attraverso i playoff. Jari è a una sola lunghezza dal traguardo personale, per quello di squadra si vedrà. Di base esterno sinistro di centrocampo, Vandeputte ricopre più posizioni e svolge più funzioni in campo. A volte trequartista o seconda punta, altre volte anche laterale destro, sempre difensore aggiunto con quei movimenti a rientrare in fase di non possesso – sulla fascia mancina – con i quali si trasforma spesso nel vero terzino sinistro, quando la squadra si spalma con una linea arretrata di cinque giocatori.
I compiti difensivi li esegue molto bene e non è casuale che l’alternanza in tanti ruoli (nel corso del torneo è toccato a Sounas e D’Andrea in alto a destra, Situm e Katseris più in basso, Pontisso, Verna e Pompetti in mezzo, Biasci e Ambrosino davanti) nel suo non si sia mai vista: nessun altro esterno offensivo sa fare tutto bene quanto come lui.
Non è un mistero che il numero 27 è una delle chiavi del gioco, se ne sono accorti presto anche gli avversari di B quando, all’inizio del campionato, Jari era anche il cannoniere giallorosso. Dopo l’ha superato chi la rete ce l’ha nel sangue. Iemmello e Biasci saranno i gemelli del gol, però Vandeputte è un loro cugino di primo grado come dimostrano i nove centri in campionato più uno in Coppa Italia. Non è ancora finita, col Brescia ha già colpito nella gara d’andata, la sua centesima in giallorosso. Proverà a ripetersi domani sera.
La curiosità: all’interno della rosa Krajnc e Brighenti sono gli unici “esperti”
I playoff di Serie B sono un inedito per i tifosi, la società, il tecnico e tanti giocatori. Qualcuno, però, li ha già vissuti e vinti anche fra i giallorossi, e quindi può indicare la strada e spiegare l’aria che tira in questi incroci da dentro o fuori. Che scendano in campo o meno, Krajnc e Brighenti sono i due uomini da ascoltare nello spogliatoio. Lo sloveno ha disputato 14 partite in quattro diverse code promozione: quattro con il Cesena, dieci con il Frosinone, e ha trionfato con i romagnoli nel 2014 e i ciociari nel 2018.
A Frosinone era in squadra con Brighenti, pure lui protagonista nel 2018 con due delle sue sette presenze nel mini torneo (una delle quali con la maglia del Vicenza). Donnarumma li ha affrontati una volta sola (nel Brescia eliminato dal Cittadella, 2021), Petriccione è come se non li avesse mai disputati (appena 1’ col Benevento nel 2022), Pompetti e Fulignati sono rimasti in panchina (il primo col Sudtirol un anno fa, l’altro con Trapani 2016 e Perugia 2022), mentre non ci sono mai stati tutti gli altri, da Iemmello a Vivarini. Situm spera di tornarci dopo le quattro gare con lo Spezia fra 2015 e 2016, ma sulle possibilità di impiego del terzino croato per la gara di domani bisogna aspettare l’esito degli esami strumentali: il fastidio a un polpaccio che ieri gli ha suggerito un riposo precauzionale, non sembra grave, ma ci vuole cautela.
Gli Ultras Catanzaro, il gruppo portante della curva “Capraro”, ha invitato tutti i tifosi a portare un vessillo giallorosso. Nel settore più caldo sventoleranno tanti bandieroni. Il colpo d’occhio del “Ceravolo” sarà all’altezza di un playoff per la A (venduti 11.784, 287 ospiti).
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