In attesa di scrivere il futuro della sua triade tecnico-dirigenziale, per la squadra il Catanzaro ha già una base impostata. È un punto di partenza su cui si dovrà necessariamente intervenire fra entrate e uscite anche in ottica ringiovanimento (fra i 19 tesserati non ci sono quasi tutti gli Under presi in prestito in estate), ma consente comunque al club di non ripartire da zero. Anzi, nel caso in cui Vivarini rimanesse in giallorosso rispettando il contratto valido fino al 30 giugno 2025, costituirebbe un solido piano su cui immaginare un’evoluzione. Il parco giocatori che la società del presidente Noto ha in mano adesso è il frutto del lavoro del ds Magalini fra lo scorso torneo e quello appena concluso: tutti i senatori della promozione dei record hanno un orizzonte contrattuale che arriva al 2025, fra rinnovi automatici seguiti alla promozione, quel paio di estensioni firmate a settembre e il rinnovo di Iemmello formalizzato lo scorso giugno. Il capitano è chiaramente l’uomo da cui ricominciare: dopo una grande annata in cui ha confermato le sue doti da leader e qualità tecniche di categoria superiore, Iemmello sarà la bandiera anche nel prossimo torneo (e sicuramente discuterà con il club per esserlo in quello successivo). Stessa scadenza 2025 ce l’hanno i portieri Fulignati e Sala, i difensori Scognamillo, Brighenti, Situm e Krajnc, i centrocampisti Pontisso, Verna, Pompetti e Sounas, gli attaccanti Biasci e Curcio, che rientrerà dal prestito alla Casertana. Vandeputte e Brignola hanno scadenza 2025 con opzione per un’ulteriore stagione (facilmente raggiungibile per il belga, meno per il beneventano), mentre gli accordi con Petriccione e il portiere Borrelli sono già fissati al 2026, quello col difensore Antonini al 2027 (con opzione). Dal primo luglio diventerà a tutti gli effetti giallorosso anche l’esterno Piras (pure lui con contratto fino al 2027), acquistato a gennaio dai dilettanti sardi del Sarrabus e lasciato lì in prestito. È praticamente fisiologico che non tutti quelli sotto contratto resteranno: ci sono calciatori che hanno dimostrato di valere la Serie A (le sirene della massima categoria per Vandeputte suonano da un pezzo, Fulignati a gennaio era stato cercato più di una volta dalla Cremonese), altri hanno obiettivamente dato il massimo in B, altri ancora potrebbero considerare conclusa l’esperienza con le Aquile dopo due anni di soddisfazioni a non finire. Però siamo solo alla fine di maggio, quindi sarà tutto da valutare più in là. Di sicuro, il presidente Noto non svenderà nessuno. Quanto ai prestiti, l’unico che fra il 12 e il 14 giugno potrebbe essere riscattato è Veroli dal Cagliari: il problema è che i sardi hanno l’opzione per il controriscatto da esercitare fra il 15 e il 17 dello stesso mese. Gli altri prestiti torneranno tutti alle società d’appartenenza: Ghion, Miranda e D’Andrea al Sassuolo, Oliveri all’Atalanta, Stoppa alla Sampdoria, Donnarumma alla Ternana, Ambrosino al Napoli. C’è speranza che qualcuno vesta di nuovo il giallorosso? Prima bisognerà tracciare il futuro di Vivarini.