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Catanzaro e Vivarini alla resa dei conti. Scelta la sede del ritiro

Nei prossimi giorni si dovrà chiarire definitivamente la posizione dell’allenatore giallorosso. C’è un altro anno di contratto, la permanenza è ancora possibile

Una quarta stagione insieme non è impossibile, anche se non può ancora essere ritenuta scontata. L’intenzione del Catanzaro e dell’allenatore è di definire il discorso entro la prossima settimana, non più tardi, così da pianificare mercato e preparazione. Oppure, in caso di separazione, le rispettive mosse. Il club e Vivarini non hanno finora approfondito niente di ciò che verrà perché al momento non ne sentono un bisogno impellente: la situazione cristallizzata oggi vede le parti legate da un altro anno di contratto dopo il rinnovo firmato dodici mesi fa, quindi per certi versi sembra anche normale lasciar decantare un po’ le emozioni seguite all’eliminazione dai playoff.
Il presidente Noto e l’allenatore si sono parlati fra la grigliata con la squadra a Giovino e nelle ore successive, però nessuno dei due sembra abbia forzato la mano. Basta mettersi nei loro panni per comprendere la situazione. Da un lato c’è un proprietario che ha un allenatore sotto contratto. Dall’altro lo stesso allenatore non è che sia mosso da tutta questa volontà di lasciare il posto in cui ha trovato le condizioni ideali per costruire un progetto vincente.
Insomma, i rapporti solidissimi fra Vivarini e Noto, e quelli fra il coach, il club e Catanzaro intesa come ambiente, rappresentano un aspetto molto importante nella possibile – seppure non ancora scontata – prosecuzione di questa storia insieme. Una faccia della luna è lo stratosferico campionato delle Aquile in B: un cammino tanto sorprendente da chiudere la stagione regolare al quinto posto con 60 punti, con un gioco spettacolare sempre e dovunque abbinato alla valorizzazione di un parco calciatori teoricamente costruito per la salvezza, non per contendersi la Serie A fino al ritorno della semifinale playoff.
Insomma, sono state due annate irripetibili (è compresa quella precedente in C) cui tuttavia va messa una linea di demarcazione: per confermarsi, anche con Vivarini sarà necessaria una netta evoluzione del progetto. Sull’altra faccia della luna ci sono i fattori esterni, perché è impossibile che il lavoro del coach non abbia suscitato l’interesse di società più grosse e ambiziose, o comunque con portafogli più capienti di quello del Catanzaro.
Radiomercato ha riportato per mesi dell’interesse del Sassuolo, che però ha virato su Grosso – uno che ha già trionfato in B al Frosinone – e quindi gli emiliani vanno cancellati definitivamente dalla lista delle pretendenti. Dalla Serie A non paiono essere arrivate proposte concrete per il tecnico abruzzese: è tutto da verificare l’interesse del Cagliari (che ha comunque come prima scelta Baroni), né si sarebbero materializzate offerte dalla B, dove le big sarebbero orientate verso altre figure (il Palermo su Paolo Zanetti, per esempio). Quindi non è detto che ci saranno proposte del genere, però se dovesse concretizzarsi l’opportunità di guidare un progetto apertamente tarato sulla promozione, se non direttamente nella categoria superiore, la tentazione sarebbe difficile da respingere. I prossimi giorni saranno decisivi.

Scelto il ritiro

Il ritiro estivo del Catanzaro si terrà in Valle d’Aosta, a Morgex, sulla strada che da Aosta porta a Courmayeur. La squadra si allenerà vicino al Monte Bianco a partire dal 22-25 luglio e per le due settimane successive, poi farà rientro in sede per rifinire l’esordio in Coppa Italia (fra 9 e 11 agosto) a Empoli. La struttura che ospiterà le Aquile, visionata nelle scorse settimane dal dg Foresti, è stata opzionata dalla società del presidente Noto. Intanto, i calciatori hanno fatto i bagagli e sono andati in vacanza senza dimenticare i saluti via social.
Fra i post più ricchi di foto significative c’è quello di Verna, che nemmeno stavolta ha sbagliato la scelta musicale (allegando “Comfortably numb” dei Pink Floyd): «Niente parole, solo emozioni», le stesse che lui e i compagni hanno regalato ai tifosi. Il compagno di reparto Ghion ha dato l’addio dopo due stagioni: «Forse ce ne renderemo conto più avanti, ma questo gruppo verrà ricordato molto a lungo per quello che ha fatto. Sono stati due anni fantastici, dalla promozione in B al sogno Serie A che fin dall’inizio eravamo consapevoli di poter inseguire». Dedicato soprattutto ai tifosi anche il saluto di Brighenti: «Il rammarico finale non cancella le emozioni che ci siamo regalati insieme a voi in giro per l’Italia». Oliveri ha sottolineato l’annata «piena di gioie» e la speranza di «rincontrarci presto», mentre Donnarumma ha ricordato che «ci siamo permessi anche il lusso di sognare qualcosa di grande. Non si è realizzato, ma il saluto di Cremona rimarrà con me a lungo». È tornato sul ko con la Cremonese pure Sounas: «La realtà è stata uno schiaffo che noi e voi (tifosi, ndr) non meritavamo»

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