Le valutazioni sul prossimo direttore sportivo del Catanzaro continuano e in giornata potrebbero arrivare al punto decisivo, quello della scelta. Il presidente Floriano Noto e i suoi fratelli, Derio e Gino, hanno cominciato la settimana come avevano chiuso la precedente: soppesando i pro e i contro di una decisione che avrà effetti a cascata sulla gestione del mercato, della squadra e, almeno in parte, non potrà non influire sull’altra grande questione ancora irrisolta, il nuovo allenatore. Il successore di Magalini, che non è ancora stato ufficializzato dal Bari, dovrà dare un parere sul... successore di Vivarini, per il momento a tutti gli effetti tecnico dei giallorossi. È chiaro, allora, il motivo per cui la proprietà sta procedendo con i piedi di piombo: c’è la consapevolezza che il tempo comincia a stringere, ma è ben presente pure la necessità di non poter sbagliare. Se Noto avesse una lavagna nel suo ufficio ci sarebbero sempre tre nomi conosciuti: Ciro Polito, Davide Vaira e Giancarlo Romairone. E se avesse anche voluto stilare una classifica sul gradimento, tutti e tre avrebbero occupato, in momenti diversi, il primo posto: trattandosi di profili differenti, ognuno ha avuto i suoi motivi per essere il preferito. Fra sabato e domenica il sorpasso - forse decisivo - l’ha compiuto Polito, ma il quarantacinquenne napoletano deve risolvere il suo contratto con il Bari (teoricamente valido fino al 30 giugno dell’anno prossimo) prima di firmare con un altro club. La vicenda non pare dover andare per le lunghe, forse si sbloccherà in queste ore, altrimenti il Catanzaro potrebbe tranquillamente virare verso gli altri due dirigenti ancora in ballo. Non va dimenticata l’ottima impressione che Vaira ha lasciato a Noto nell’incontro della scorsa settimana, né è del tutto tramontata la pista diretta verso Romairone, tenuto in considerazione anche perché parte di “un’area Giuntoli” che gode del massimo rispetto da chi prende le decisioni in via Gioacchino da Fiore. Insomma, non sono da escludere ribaltoni, ma Polito sembra essere ormai diventato il candidato più accreditato. In panchina Se la scelta del diesse non tarderà molto, sull’allenatore il discorso è differente e più complesso, anche se da Frosinone si susseguono le voci che vorrebbero i ciociari sempre più interessati a Vincenzo Vivarini. Il coach abruzzese ha detto “no grazie” al Catanzaro, però il contratto in vigore non lascia grossi margini a lui o a chi lo vuole ingaggiare: prima o poi dovranno mettersi a parlare con Noto, che dopo la rottura ha fissato una linea (vuole un forte indennizzo) per liberare il cinquattottenne. Trovare una sintesi conviene a tutti: le Aquile e Vivarini non possono continuare insieme (dopo quella frattura è impensabile ricucire), men che meno da separati in casa. E poi i giallorossi un uomo per la panchina l’avrebbero già individuato ed è Alberto Aquilani, comunque fra i due profili seguiti dalla Salernitana (l’altro è Sottil). Il suo nome verrà vagliato anche dal nuovo ds, però l’orientamento sembra chiaro: i giallorossi sperano di affidargli la squadra senza pensare più alle alternative (Massimo Brambilla).