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Catanzaro, le cessioni di Fulignati e Vandeputte portano in dote un bel “tesoretto” da reinvestire

Sfumato Aquilani, per la panchina si va verso la chiusura dell’accordo con il tecnico Paolo Bianco

Era scontato che sarebbero andati via, ma che il Catanzaro li stia per vendere tutti e due insieme un certo effetto sulla tifoseria l’ha avuto. Dopotutto, si tratta di alcuni fra i più importanti protagonisti del “Mamma cinema” andato in scena per un paio d’anni al “Ceravolo” e in tutta Italia.
Nulla da eccepire sulle modalità dell’operazione che sta per portare Andrea Fulignati e Jari Vandeputte alla Cremonese, per una cifra complessiva che si aggirerebbe intorno ai cinque milioni di euro: il club giallorosso non può far altro che incassare la volontà dei calciatori di cambiare aria, dunque riuscirci nella maniera più remunerativa possibile è doveroso. Difficilmente ci sarebbe stata un’altra società di Serie B disposta a scucire quasi un milione e mezzo di euro per un portiere e a sborsare per l’esterno offensivo altri tre milioni circa. Il costo dei due trasferimenti è ufficialmente riservato, però le indiscrezioni relative al prezzo della coppia sono fondatissime.
Cruyff diceva che «i soldi non fanno gol» e nell’ultima stagione il Catanzaro ha dimostrato quanto conti avere cuore, idee (e buonissimi calciatori), ma in determinati contesti – il mercato appena iniziato – proprio quei soldi sono un efficace mezzo di convincimento e garantiscono uno sprint decisivo sulla concorrenza, evitando che si allunghino i tempi. La Cremonese si sta comportando da big (lo è) e i giallorossi, almeno adesso e in questo campo, non possono competere.
Per le Aquile si tratta di un bel gruzzolo evidentemente da reinvestire in entrata una volta che verrà chiusa la ricerca dell’allenatore (ormai ci siamo) e partirà a tutti gli effetti la rivoluzione in organico dopo la separazione con Vivarini.
Vedere partire Fulignati (l’estremo con più parate dell’ultima B, 119 in base ai dati Opta) e Vandeputte (il re degli assist nel torneo, 14) è comunque anche un colpo duro da mandare giù per la tifoseria. Che è obiettivamente spiazzata da quanto sta succedendo in questi giorni: sui social, nei gruppi dedicati al Catanzaro, i mugugni si susseguono e il malumore aumenta al di là di tutte le fantasiose ipotesi con cui si sta vivendo questa fase delicatissima. Tante incognite non si affrontavano da oltre due anni e mezzo, quindi è normale che l’ambiente sia più spazientito e arrabbiato che fiducioso.
Su questi stati d’animo influisce parecchio la caccia al nuovo tecnico, perché la piazza era sicura che Aquilani fosse la scelta giusta per il post Vivarini e non ha ancora mandato giù – ma qui non c’è nulla di razionale – il mancato accordo con l’ex coach del Pisa.
La conseguenza è che il nome di Paolo Bianco, apparentemente quello più quotato ad assumere l’incarico, non ha ancora scaldato i cuori, almeno di chi fa rumore online. Sul nuovo coach il club vuole chiudere entro stasera e partire con l’annuncio entro domani (alle 17 verranno presentati il ds Polito e il dg Bianco), ma se Bianco resta in pole (contratto annuale con opzione?) va anche messo in conto che un profilo a sorpresa come Fabio Caserta, non è per niente da escludere. Non sarebbe una novità per questa società.

 

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