Catanzaro, le cessioni di Fulignati e Vandeputte portano in dote un bel “tesoretto” da reinvestire
Era scontato che sarebbero andati via, ma che il Catanzaro li stia per vendere tutti e due insieme un certo effetto sulla tifoseria l’ha avuto. Dopotutto, si tratta di alcuni fra i più importanti protagonisti del “Mamma cinema” andato in scena per un paio d’anni al “Ceravolo” e in tutta Italia. Nulla da eccepire sulle modalità dell’operazione che sta per portare Andrea Fulignati e Jari Vandeputte alla Cremonese, per una cifra complessiva che si aggirerebbe intorno ai cinque milioni di euro: il club giallorosso non può far altro che incassare la volontà dei calciatori di cambiare aria, dunque riuscirci nella maniera più remunerativa possibile è doveroso. Difficilmente ci sarebbe stata un’altra società di Serie B disposta a scucire quasi un milione e mezzo di euro per un portiere e a sborsare per l’esterno offensivo altri tre milioni circa. Il costo dei due trasferimenti è ufficialmente riservato, però le indiscrezioni relative al prezzo della coppia sono fondatissime. Cruyff diceva che «i soldi non fanno gol» e nell’ultima stagione il Catanzaro ha dimostrato quanto conti avere cuore, idee (e buonissimi calciatori), ma in determinati contesti – il mercato appena iniziato – proprio quei soldi sono un efficace mezzo di convincimento e garantiscono uno sprint decisivo sulla concorrenza, evitando che si allunghino i tempi. La Cremonese si sta comportando da big (lo è) e i giallorossi, almeno adesso e in questo campo, non possono competere. Per le Aquile si tratta di un bel gruzzolo evidentemente da reinvestire in entrata una volta che verrà chiusa la ricerca dell’allenatore (ormai ci siamo) e partirà a tutti gli effetti la rivoluzione in organico dopo la separazione con Vivarini. Vedere partire Fulignati (l’estremo con più parate dell’ultima B, 119 in base ai dati Opta) e Vandeputte (il re degli assist nel torneo, 14) è comunque anche un colpo duro da mandare giù per la tifoseria. Che è obiettivamente spiazzata da quanto sta succedendo in questi giorni: sui social, nei gruppi dedicati al Catanzaro, i mugugni si susseguono e il malumore aumenta al di là di tutte le fantasiose ipotesi con cui si sta vivendo questa fase delicatissima. Tante incognite non si affrontavano da oltre due anni e mezzo, quindi è normale che l’ambiente sia più spazientito e arrabbiato che fiducioso. Su questi stati d’animo influisce parecchio la caccia al nuovo tecnico, perché la piazza era sicura che Aquilani fosse la scelta giusta per il post Vivarini e non ha ancora mandato giù – ma qui non c’è nulla di razionale – il mancato accordo con l’ex coach del Pisa. La conseguenza è che il nome di Paolo Bianco, apparentemente quello più quotato ad assumere l’incarico, non ha ancora scaldato i cuori, almeno di chi fa rumore online. Sul nuovo coach il club vuole chiudere entro stasera e partire con l’annuncio entro domani (alle 17 verranno presentati il ds Polito e il dg Bianco), ma se Bianco resta in pole (contratto annuale con opzione?) va anche messo in conto che un profilo a sorpresa come Fabio Caserta, non è per niente da escludere. Non sarebbe una novità per questa società.