Catanzaro, Crotone, Vibo

Venerdì 22 Novembre 2024

Catanzaro, la linea del ds Polito: «Mi è sempre piaciuto pescare calciatori anche nei Dilettanti»

Il messaggio inviato a Iemmello è stato il primo e più importante, ma i segnali lanciati da Ciro Polito nel corso della sua presentazione sono tanti e diretti. Alla tifoseria e agli stessi giocatori, non solo al capitano, il «nostro top player». La piazza conosceva (e fischiava) Polito da avversario, soprattutto quando col Bari ha centrato la promozione in B vincendo lo scontro al vertice al “ Ceravolo”, quindi si aspettava un ds con le spalle larghe e il gusto di metterci la faccia. Sentendolo parlare mercoledì, poi, ha potuto farsi un’idea di cosa significhi avere dalla propria parte uno che è fatto così come parla: senza giri di parole. Dicevamo dei segnali di Politi iniziati da quello a Iemmello, che il club vuole sia il centro di tutto. Questo non significa che tutti gli altri siano sacrificabili, anzi. Vandeputte e Fulignati sono stati ceduti alla Cremonese (prestito con obbligo di riscatto per una cifra intorno ai tre milioni e mezzo di euro), ma la società non ha intenzione di privarsi di altri giocatori forti e fondamentali come Antonini: nonostante l’interesse dell’Empoli, il difensore non si muoverà e, probabilmente, non lo farà nemmeno il centrocampista Petriccione, che ha già lavorato con Caserta a Benevento. E gli altri? Si vedrà: «Qualche calciatore chiederà di cambiare aria, una volta radunata la squadra parlerò a quattr’occhi con ogni calciatore. Chi non ha voglia di restare andrà via perché a noi serve gente affamata, motivata, pronta a sostenere questa missione come lo sono io». Verna, Biasci, Sounas (un altro che ha giocato, vincendo, con Caserta a Perugia) e Scognamillo hanno ricevuto offerte in B e soprattutto in C, dunque le loro posizioni sono da valutare almeno quanto quelle di Krajnc e Situm, senza dimenticare che tutti loro, proprio come Iemmello, sono entrati nell’ultimo anno di contratto, quindi è difficile rimangano senza prolungare. E comunque non basterà fare affidamente solo su di loro, visto che non ci sono più i prestiti under (il solo portiere Borrelli è di proprietà) e saluteranno anche altri: difficile pensare alla permanenza dell’ormai trentacinquenne Brighenti, per esempio. Insomma, qualche grana a Polito non mancherà: «Le sfide sono belle, so di avere una bella gata da pelare, ma non mi sono mai arreso», ha spiegato. Dal ds è naturale attendersi un altro piglio nello spogliatoio, il contrario del suo predecessore Magalini: «Passo come uno che vuole comandare, in realtà mi prendo le mie responsabilità quando ormai si va avanti con gli algoritmi. Io nello spogliatoio ci vivo, penso sia stato il mio rapporto con i calciatori a salvare il Bari, per questo sono anche andato in panchina durante le partite, non l’avevo mai fatto prima». Per il Bari ha scovato tanti talenti dalle categorie inferiori: «A me piace cercare sotto, anche in D. Caprile e Benedetti sono stati una soddisfazione per me e per il Bari che li ha venduti ottenendo plusvalenze. In B i giocatori più o meno si equivalgono, ma prevalgono fame e voglia di arrivare, quindi deve esserci il giusto mix. Cercheremo di portare qui qualche giovanotto che ha voglia di correre, vincere e creare un futuro per il Catanzaro. Qui – ha sottolineato Polito rivolgendosi ai tifosi – dobbiamo crescere insieme consolidando la categoria, cercare di costruire un bel calcio essendo ambiziosi, ma sostenibili: bisogna capirlo e aiutarsi». In modo reciproco: club, squadra e tifosi.  

leggi l'articolo completo