Altri due annunci e la prima sessione di lavoro sul campo, rigorosamente con il pallone. Il nuovo Catanzaro comincia ad assumere una fisionomia meglio definita, anche se non definitiva. Perché dopo l’ingaggio di Volpe ieri sera è stato il turno di Federico Bonini e Mattia Compagnon proprio mentre tutti e due stavano completando l’allenamento pomeridiano al “Ceravolo” con i loro nuovi compagni e il nuovo allenatore Fabio Caserta, sotto gli occhi del presidente Noto (a inizio seduta) e del ds Polito (alla fine). I due rinforzi erano definiti da oltre una settimana, aspettavano solo il crisma dell’ufficialità che il club ha scelto di scaglionare nell’arco di un’ora. Federico Bonini, 22 anni, toscano di Massa, è merce rara: i centrali difensivi di piede sinistro che sappiano giocare bene il pallone, non si trovano dappertutto e sono sempre molto utili. Soprattutto se, come il ragazzo prelevato in prestito ma con obbligo di riscatto dalla Virtus Entella (39 gare e tre gol nello scorso torneo), alle spalle c’è già una discreta esperienza in Serie C e nelle nazionali giovanili. Lo volevano in tanti (Bari e Sudtirol su tutti), l’ha preso il ds Ciro Polito facendogli firmare un contratto quadriennale. «Catanzaro è una piazza prestigiosa, blasonata e io sono orgoglioso di essere qui - ha spiegato il difensore -. Aspettavo questa chiamata e quando è arrivata sono stato molto felice». Fra le caratteristiche di Federico, anche la bravura nel gioco aereo. La modalità del trasferimento di Mattia Compagnon dalla Juventus è più complessa: è un prestito con diritto di riscatto (e opzione per il controriscatto detenuta dalla Vecchia signora), che diventerebbe obbligo al verificarsi di determinate condizioni: qualora restasse in giallorosso, avrebbe pronto un contratto di cinque anni. Mattia è un altro elemento che aveva una lunga sfilza di pretendenti in Serie B dopo l’ottima annata trascorsa alla Feralpisalò (29 partite, cinque gol). È dribbling e fantasia partendo dalla trequarti destra per accentrarsi e colpire di sinistro, come sa bene lo stesso Catanzaro punito nello scontro di Piacenza contro i bresciani, a gennaio, quando Mattia, friulano nel 2001, segnò uno dei tre centri avversari. Cresciuto nell’Udinese, passato poi a Potenza e preso dalla Juve per svezzarlo nella squadra Next Gen (61 incontri, 13 reti) Compagnon può ricoprire più ruoli in avanti: «Mi piace soprattutto giocare sull’esterno, ma anche “sottopunta” o sulla trequarti, per puntare l’uomo, saltarlo e andare a conclusione. L’esperienza nella Juventus - ha aggiunto - mi ha formato tantissimo, mi ha insegnato soprattutto la professionalità. Dei bianconeri ho ammirato tanto Dybala, negli ultimi anni Vlahovic, Quanto alla piazza di Catanzaro, mi ha impressionato tantissimo il calore, soprattutto allo stadio, e mi hanno parlato molto bene della città e dei suoi tifosi». Nelle prossime ore. Le visite mediche del portiere ex Palermo Mirko Pigliacelli sono state spostate a stamattina: dopo aver superato questo passaggio, firmerà un biennale con opzione. È attesa nelle prossime ore, ancora, la definizione del futuro di Tommaso Biasci: il club vuole prolungarne il contratto, ma sia a lui che agli stessi giallorossi è arrivata una grossa offerta del Cesena. Ne dovranno discutere.