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Venerdì 22 Novembre 2024

Facciolo carica i suoi: "La mia Vibonese pronta a giocarsela con chiunque"

Vibonese outsider o mina vagante del campionato? Neanche a pensarlo. Parola di Michele Facciolo. Nel ritiro silano di Trepidò il nuovo allenatore dei rossoblù sta trasmettendo alla squadra la sua filosofia calcistica, i suoi principi di gioco ma anche la mentalità vincente di chi ha l’ambizione di fare un grande campionato puntando su idee innovative e organizzazione maniacale. «Parto dal presupposto – dice il tecnico originario di Pizzo – che la Vibonese è una società che ha una tradizione e un blasone da portare avanti. Non possiamo pensare di partire dalla seconda fascia o di essere un outsider. Fosse così neanche inizierei. Ci sono società che almeno in partenza hanno un bilancio di spesa notevole e molto più grande del nostro ma in ogni caso dobbiamo avere l’ambizione di stare sopra insieme a loro e giocarcela fino in fondo». Chi sono le favorite di questo campionato? «Su tutte il Siracusa che ancora non si è fermato ma dietro ci sono quattro o cinque squadre. La Scafatese e il Pompei, non trascurerei la Nissa e soprattutto la Reggina che non sarà quella della passata stagione ma lotterà per vincere il campionato». E la Vibonese che squadra è? «È una squadra composta da giovani ma giovani con campionati importanti alle spalle. Questo mi fa ben sperare e mi dà grossa fiducia. In questo gruppo ci sono molti giocatori che possono fare la differenza e li abbiamo in tutti e tre i reparti. C’è qualche ragazzo come Berardi che già si conosce, altri che sono meno conosciuti ma altrettanto bravi. Abbiamo leader sia in difesa che a centrocampo e in attacco. Gli spagnoli? Checa è un giocatore con trascorsi nel Siviglia, un curriculum di tutto rispetto alle spalle, ha 27 anni, grande personalità e campionati importanti in Spagna. È un Bonnin con qualche anno in meno». Manca qualcosa a centrocampo dopo la defezione di Limonelli «Già cercavamo qualcosa perché noi siamo sempre attenti al mercato e in tutti e tre i reparti. Abbiamo preso giocatori funzionali al nostro gioco e quando scegliamo lo facciamo per prendere gente che deve fare la differenza. Prendere tanto per prendere non vale la pena». La lista degli under è un po' corta soprattutto nei 2006 «Stiamo monitorando proprio il mercato dei 2006 che non è semplice in questa fase. Le Primavere stanno lavorando e finendo i ritiri. Nei prossimi venti giorni qualcosa lasceranno andare e noi dovremo essere bravi a trovare gli elementi giusti. Cerchiamo giocatori di qualità come abbiamo sempre detto fin dal primo giorno». Tra i tifosi persiste uno scetticismo di fondo intorno a questa squadra «È un peccato perché a volte sembra un accanimento ma ai tifosi dico che questa squadra ha nelle corde la possibilità di ripetere imprese come il cinque a zero al Catania di qualche anno fa in Serie C. Abbiamo tanti giocatori di qualità e devo essere bravo io a dare un’identità perché giochi a calcio, faccia divertire il pubblico portandolo allo stadio. Tocca a noi trasformare questo scetticismo in entusiasmo ed è quello che cercheremo di fare fin da subito».

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