Una Vibonese ambiziosa con 5 figli d’arte
Aronica, Cardinale, Di Meglio, Favo e Pagni: cinque figli d’arte a disposizione di Michele Facciolo e della “sua” Vibonese. Ognuno di loro porta in rossoblù una storia fatta di tanti sacrifici e tanta voglia di emergere per togliersi da dosso l’etichetta di “raccomandati” o “figli di papà”. Il direttore sportivo Ettore Meli li ha presi non per il cognome che portano, bensì per le qualità espresse sui campi di Serie C e Serie D. Il più famoso della singolare cinquina è Vittorio Favo, eletto dallo spogliatoio capitano della Vibonese. È il figlio di Massimiliano, commissario tecnico della Nazionale Under 17 fresca campione d’Europa. Ricopre il ruolo di regista come il papà che da calciatore giocò in A nel Napoli di Maradona. L’alter ego di Favo nella rosa della Vibonese è Alessio Cardinale, centrocampista centrale classe 2003 che il club rossoblù ha preso dal Ragusa. Suo padre è Antonio, oltre trecento presenze tra Serie B e C. Ha completato la carriera a Siracusa dopo aver girovagato per mezza Italia vestendo le prestigiose casacche del Catania, del Foggia, del Pescara, della Salernitana e della squadra della sua città, il Palermo. Ha invece giocato in Serie A e vinto pure uno scudetto con la Juventus Salvatore Aronica, il papà di Alessandro, la nuova mezzala della Vibonese destinata a ricoprire un ruolo importante nel 4-3-3 disegnato da Michele Facciolo. Si tratta di un 2004 fisicamente già strutturato con un ottimo curriculum alle spalle. Acquistato dal Giugliano, è arrivato in rossoblù con la formula del prestito e la “benedizione” del padre che la Calabria la conosce perfettamente. Da calciatore ha giocato con il Crotone e, soprattutto, con la Reggina diventando cittadino onorario di Reggio Calabria dopo la clamorosa salvezza ottenuta dalla squadra allenata allora da Mazzari in Serie A nel 2007. La Calabria è una terra che conosce molto bene pure Giovanni Giuseppe Di Meglio, papà di Simone, classe 2004, jolly d’attacco della Vibonese. Il padre allena oggi il Grosseto ma da giocatore ha vestito per una stagione la maglia del Crotone e poi quella del Catanzaro con 54 presenze e un divorzio travagliato. Simone Pagni, anche lui classe 2004 ma ruolo centrocampista, è invece figlio di Danilo, direttore sportivo di lungo corso. La sua eccezionale carriera da dirigente e talent-scout è partita da Castrovillari arrivando fino alla Serie A nei quadri dirigenziali di Chievo Verona e Milan. Simone è nato a Gallipoli dove il papà ha ottenuto le prime vittorie come direttore sportivo, ha mosso i primi passi da calciatore nella Ternana.