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Catanzaro, la fine del calciomercato? Per i giallorossi c'è sempre più carne al fuoco

Il direttore sportivo Polito sta provando a chiudere altri due colpi in entrata, poi andrà a caccia di una quarta punta

Si avvicina la fine del calciomercato e si alza, come sempre, il volume delle trattative. A otto giorni dal gong di venerdì 30 agosto, il direttore sportivo Ciro Polito sta provando a completare l’organico a disposizione di Fabio Caserta: quelle per un centrocampista e un esterno offensivo mancino sono operazioni sostanzialmente obbligatorie perché finalizzate a garantire al Catanzaro le caratteristiche mancanti, mentre un quarto attaccante è qualcosa di complementare, utile anche se non necessario, per cui ci si può ragionare con un pizzico di calma in più.

Per la mediana il club ha bussato alla porta del Perugia per Edoardo Iannoni. Da quelle parti danno ormai per certo il suo addio, ma la situazione è diversa e l’affare molto complicate per i costi che comporterebbe, almeno fino a questo momento. La società umbra avrebbe infatti fissato un prezzo del cartellino ritenuto troppo alto in via Gioacchino da Fiore: un milione di euro. Non è una novità che in Serie C – è già successo con il Vicenza per Della Morte e il Lecco per Buso – la prima risposta a una richiesta del Catanzaro (come di altre squadre di B) sia superiore ai reali valori di mercato dei singoli calciatori. Il Perugia ha riscattato Iannoni, ventitré anni, poco più di due mesi fa dalla Salernitana, che l’aveva girato in prestito al “Curi” con l’opzione di riscatto a favore degli umbri e un’opzione per il controriscatto non esercitata anche a causa delle tante vicissitudini societarie seguite alla retrocessione.
Il milione della domanda è troppo, però il ragazzo è un centrocampista completo e di prospettiva. Nello scorso campionato di C è stato titolare fisso con 33 presenze e quattro gol (i tifosi del Perugia l’hanno votato come miglior giocatore del Grifo), in quello precedente aveva disputato 28 gare in B. Esploso in terza serie con l’Ancona, aveva assaggiato la cadetteria a Salerno prima di venire parcheggiato alla Juve Stabia nell’annata successiva alla fine del duopolio Polito-Caserta. In pratica, il romano un po’ d’esperienza la possiede e ha pure estimatori di un certo rilievo se a luglio è stato rilevato nei suoi confronti l’interesse della Lazio. È anche per questo che la strada per arrivarci sembra ancora parecchio tortuosa, ma si può lavorare per renderla un po’ più accessibile.
L’altro elemento individuato per rinforzare il reparto mediano è Mamadou Coulibaly, in uscita dalla Salernitana e, in questa fase, forse obiettivo più semplice del giocatore del Perugia. Di sicuro, uno esclude l’altro. Come esterno sinistro offensivo, invece, sono saltati fuori altri due nomi. A Jeremy Livolant, free agent dopo il fallimento del Bordeaux, Nicolò Buso (Lecco) e Francesco Di Mariano (Palermo), si sono aggiunti uno dei tanti esuberi della Cremonese, cioè Cristian Buonaiuto, e l’ala del Bari Gregorio Morachioli. Il primo, trentunenne napoletano, è un profilo dello spessore di Livolant e Di Mariano, perché ha tanta esperienza anche in Serie A ed è seguito pure dallo Spezia; il ventiquattrenne Morachioli è arrivato a Bari proprio durante la direzione Polito, che l’ha pescato dal Renate.

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