Ci siamo! Stasera, alle 20.30, si alzerà il sipario sullo “Scida” dove per la prima giornata di campionato il Crotone targato Longo affronterà l’Altamura. <<Mi aspetto una gara con un buon indice di difficoltà – sostiene l’allenatore rossoblù –. L’Altamura non ha nulla di una squadra neopromossa, otto-nove undicesimi sono giocatori che hanno militato in categoria ed anche ad altissimi livelli. Di Donato è un allenatore capace, stratega, un collega che stimo. Hanno una direzione sportiva che ha testimoniato con l’allestimento della squadra l’intelligenza e l’acume strategico che ha. Quindi sarà una partita difficile».
Come arriva la squadra alla gara?
«La squadra è sul percorso giusto, sta provando a metabolizzare sia i carichi di lavoro ma soprattutto i carichi cognitivi. I ragazzi sono tutti arruolabili, la squadra sta bene – prosegue Longo che ieri ha compiuto 51 anni – tutti possono scendere in campo. Noi proveremo a fare la partita. Dobbiamo capire se gli avversari ce lo consentiranno. La differenza nel numero di attaccanti che potremo schierare è nella disponibilità di questi a voler difendere quando non abbiamo il pallone. Dobbiamo essere più bravi a portare il pallone ai nostri attaccanti. A Catania ci siamo riusciti a tratti, e quando l’abbiamo fatto siamo stati molto pericolosi».
Sul sistema di gioco che preferisce il tecnico spiega: «Stiamo lavorando su più soluzioni con l’obiettivo di portare nell’area avversaria più giocatori possibili. Ovviamente, quando lavoriamo con Tumminello e Gomez abbiamo una capacità realizzativa superiore. Avendoli a disposizione, proverò in tutti i modi a metterli in campo con continuità, valutando gli avversari e il loro stato di forma. Però credo che nel momento in cui io ho questi attaccanti a disposizione, il mio compito sia quello di farli rendere al meglio. La cosa importante è che entrambi riescano a testimoniarmi con i fatti la loro disponibilità. Se riusciamo ad essere equilibrati anche quando non abbiamo palla, vedremo spesso insieme i nostri due attaccanti».
Poi, chiarisce: «L’analisi di quello che facciamo non deve essere condizionata dal risultato. A Catania abbiamo fatto una discreta gara che è migliorabile. Nel primo tempo abbiamo avuto un possesso palla di 70 a 30, ma questo numero non ci porta i tre punti. Dobbiamo crescere anche sulle conclusioni e sul cinismo vicino alla rete».
Sulla squadra che ha a disposizione: «Voglio ringraziare la società che sta lavorando bene sul mercato e mi ha messo a disposizione un rosa di buon livello. Ma la cosa importante per noi sarà creare una squadra identitaria. Il nostro ambiente ha bisogno di diventare protagonista e noi vogliamo essere competitivi in ogni partita. Giocheremo sempre per vincere. L’aspetto che voglio rimarcare è che dobbiamo essere la squadra del popolo, dobbiamo riportare entusiasmo e rendere orgogliosi i nostri tifosi».
Crotone pronto al debutto con l’Altamura
Questa sera allo “Scida” si alza il sipario sul campionato anche per la formazione pitagorica
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