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Catanzaro a caccia dell’equilibrio tra ricerca del gol e tenuta difensiva

I giallorossi salutano Krajnc ceduto agli sloveni del Maribor. Breit: «Sono qui per imparare e ottenere il meglio da me stesso»

Dopo aver rotto il ghiaccio con la prima vittoria in campionato, ora il Catanzaro deve provare a dare continuità bilanciando le esigenze offensive – leggi ricerca del gol – con quelle difensive riguardanti la tenuta del pacchetto arretrato (senza più Krajnc) e l’impermeabilità dei pali. Pigliacelli è rimasto imbattuto una sola volta su quattro partite, cinque aggiungendo la Coppa Italia, e anche in occasione della sfida con la Juve Stabia (l’unico 0-0 stagionale) era stato il Var a salvare i giallorossi. La situazione non è allarmante e accomuna tante altre squadre. Soprattutto all’inizio è normale aver bisogno di tempo per registrare alcuni meccanismi, non a caso partono bene le neopromosse che non hanno rivoluzionato la propria base. A maggior ragione ne serve ai giallorossi, che hanno sì confermato tre senatori (Brighenti, Scognamillo e Antonini), ma cambiando allenatore, modo di giocare e di difendere, e inserito diversi nuovi elementi.

Per questi motivi quattro centri al passivo in quattro gare ci possono stare, a patto ovviamente di lavorare su alcuni errori: le due reti del Cesena, quella della Carrarese e, in certa misura, anche quella incassata dal Sassuolo, si potevano evitare con letture migliori, attenzione maggiorata, atteggiamento e incisività. Ma è tutta roba che in un rodaggio come quello di Caserta e dei suoi calciatori ci sta.

La settimana di pausa garantita dalla sosta per le Nazionali è arrivata al momento adatto perché ora il tecnico può intervenire anche su questi aspetti: ieri, dopo la razione mattutina a Giovino, Iemmello e soci hanno ricevuto il via libera a 48 ore di riposo. Lunedì pomeriggio saranno di nuovo nel “cantiere” che potrebbe presto aggiungere la fisionomia di una difesa a quattro già ampiamente provata in ritiro (e in Coppa con l’Empoli). Certo, lasciare fuori qualcuno fra Brighenti, Bonini e Scognamillo sarà complicato, ma necessario visto che la “coperta” va allungata di parecchio anche in avanti (con tutti gli attaccanti che ci sono) e sembra indispensabile che adesso il coach pensi ai nuovi equilibri per far fruttare sul campo il cospicuo mercato del ds Polito.

La linea a tre non verrà completamente accantonata, ma il momento di vedere due centrali affiancati da due terzini puri è arrivato, ammesso che venga regolato a dovere l’intero sistema difensivo che parte dagli attaccanti. Prima o poi arriverà anche il turno dell’ultima new entry del pacchetto arretrato, il centrale austriaco Philipp Breit, 21enne in prestito dalla Spal: «A Catanzaro voglio imparare tanto, arrivo in una squadra forte, un posto ottimale per la mia crescita, voglio dare il meglio di me stesso», ha sottolineato il ragazzo che ha aggiunto al gruppo i suoi 201 centimetri d’altezza.

«Ero in panchina con la Spal pochi minuti prima di firmare, sono molto contento di essere qui adesso», ha detto ricordando il suo passaggio in giallorosso, avvenuto proprio sul gong del mercato. «Le mie caratteristiche? Sono un giocatore che legge bene il gioco, ho una buona presenza fisica in campo, sono anche abbastanza veloce per la mia altezza, ma soprattutto arrivo qui con tanta passione e voglia di ottenere il meglio da me stesso». Avrà dei bravi maestri da cui imparare.

L’addio

Krajnc, intanto, è stato ufficialmente ceduto al Maribor, nella serie A slovena.

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