Catanzaro, Crotone, Vibo

Giovedì 19 Settembre 2024

Catanzaro, adesso serve la scintilla Noto incontra Ranieri e i tifosi... sognano

Accendere la luce e alzare i giri del motore. Più è difficile la prossima partita, più motivazioni ci saranno per provarci. Se il Catanzaro vuole crescere in condizione, convinzione e risultati non c’è niente di meglio di una gara come quella di venerdì sera al “Ceravolo”. Anzi, delle prossime tre prima della nuova sosta per le nazionali: la Cremonese nell’anticipo di questo turno, la Salernitana in trasferta in quello successivo, poi il Modena in casa nei primi giorni di ottobre. Uscirne bene sarebbe fondamentale e varrebbe da molla per ciò che verrà. Il trittico che attende Caserta e i suoi giocatori è fra i più impegnativi, perché una dopo l’altra li mette di fronte a una delle più serie candidate alla promozione diretta (i lombardi), a una retrocessa rivoluzionata, ma non per questo meno ambiziosa (i campani), e a una solida realtà che guarda ai playoff non solo per parteciparvi (gli emiliani). Sarà dura, però se le Aquile mostrassero ulteriori e più evidenti progressi nei 270 minuti che stanno per arrivare, allora le prospettive (per il prosieguo della stagione) diventerebbero particolarmente interessanti. Insomma, ora che il gioco si fa duro, è il momento di esserne all’altezza. A partire dal confronto ormai alle porte con la Cremonese, che è un po’ una prova del nove per entrambe le squadre, tutte e due ancora alla ricerca di una svolta. Per il Catanzaro è pure l’opportunità di gonfiare il petto e indicare, a se stesso e ai suoi tifosi, che potrebbe non essere solo un viaggio di sofferenza e sacrificio con l’assoluto assillo della salvezza: prendersi il primo scalpo di una big in questo torneo può sembrare uno sfizio, ma non è solo questo. A maggio, nella semifinale d’andata dei playoff, i giallorossi sotto di due gol riuscirono a rimontare la Cremonese (reti di Biasci e Brignola) sfiorando il clamoroso ribaltone. Finì 2-2 e al ritorno i lombardi chiusero subito qualsiasi discorso con tre sberle in un tempo e il 4-1 finale, ma pur essendo cambiate tante cose, soprattutto fra i calabresi, quella serata di fine maggio al “Ceravolo”, quasi quattro mesi fa, è un ricordo ancora vivo. Dall’altra parte della barricata sono andati Vandeputte e Fulignati, Stroppa ha avuto pure i bomber che mesi fa non aveva, ma già allora non è che scherzasse come arsenale a disposizione. E nonostante questo i giallorossi, almeno all’andata, lo fecero tremare sul serio. Sulla carta, l’organico messo a disposizione di Caserta è più forte e completo di quello dell’anno scorso. Ha qualità, fisico, gamba ed esperienza, è una miscela che può diventare esplosiva per gli avversari. Ha conservato il nucleo della passata stagione e aggiunto rinforzi non secondari. Il tecnico li sta integrando con l’obiettivo di riuscirci il più rapidamente possibile attraverso la ricerca di una nuova identità, per cui anche ieri ha provato a Giovino il 4-2-3-1. La Cremonese ha valori più alti, complicati da superare, ma non è imbattibile. Lo sgambetto in un “Ceravolo” che soffierà come sempre alle proprie spalle, può aiutare questo processo. Non solo la classifica.

L'incontro tra Noto e Ranieri

Sono bastati alcuni scatti per accendere la fantasia dei tifosi, perché Floriano Noto e Claudio Ranieri insieme, uno al fianco dell’altro, è logico facciano partire almeno una minima suggestione. In questo caso la scintilla è della moglie del presidente giallorosso, Antonietta Santacroce, che ha postato le foto sul suo profilo Facebook, tra l’altro molto seguito per le attività artistiche e culturali che promuove da anni. In pochi minuti le foto sono diventate virali e hanno raccolto moltissimi commenti su quell’accoppiata che in tanti vorrebbero traslata all’interno del club. Per qualcuno «sarebbe un miracolo vederlo (Ranieri, ndr) sulla panchina giallorossa», per altri è una «favola romantica», in generale un sogno destinato a rimanere tale. Perché sir Claudio ha staccato un po’ dopo l’ennesima impresa ottenuta con il Cagliari (promozione in A seguita dalla salvezza), si rimetterebbe in pista solo per una nazionale e in Calabria è tornato, come ogni anno, per trascorrere un periodo di vacanza nella sua casa di Stalettì. Ed è questo il contesto delle immagini pubblicate: Noto, Ranieri e consorti stavano consumando in relax una delle loro classiche cene estive in compagnia di altri amici, anche molto conosciuti come l’ex governatore Agazio Loiero. L’amicizia fra Noto e Ranieri è di lunga data, è iniziata ben prima del 2017 (quando con la famiglia ha acquisito il Catanzaro) e va oltre il calcio, anche se magari Floriano, ogni tanto, avrà pure chiesto un parere a un tecnico esperto e vincente come Claudio, che è il giocatore più presente in Serie A (128) della storia giallorossa. E quello rimarrà. Vederlo in panchina in futuro è, appunto, un sogno di una notte di fine estate.

leggi l'articolo completo