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Catanzaro, la scossa sa darla Iemmello

L’attaccante e capitano quando segna diventa il trascinatore delle Aquile che domani sera aspettano la Cremonese

Servirebbe un’altra notte magica. Non è Davide contro Golia, ma Catanzaro-Cremonese di domani sera è comunque una sfida fra due squadre che hanno ambizioni, obiettivi, budget e cilindrate diverse, pur essendo entrambe alla ricerca di una nuova identità e di una vera svolta.
Le dimensioni sono differenti più o meno come quelle del 21 maggio scorso - semifinale d’andata dei playoff - quando i giallorossi riuscirono a rimontare il doppio svantaggio sfiorando una vittoria clamorosa e meritata.
Dei due scontri più recenti, quello da ricordare è proprio l’ultimo al “Ceravolo”. Indica la strada: se i giallorossi hanno lo spirito giusto, sono un osso duro per chiunque, soprattutto in casa. Per un’altra notte magica bisogna ripartire da lì, dall’animo adatto a sfide del genere a cui bisogna aggiungere tante altre cose: la tattica e la strategia, alle quali deve pensare Caserta, e naturalmente i singoli con i loro colpi, indispensabili.
Quando si parla di colpi, è logico riferirsi agli attaccanti: hanno il dovere del gol, a partire da Iemmello. A Cittadella il capitano ha steccato la centesima in giallorosso, quindi dovrà e vorrà rifarsi contro una delle formazioni più forti della B.
Dopo le prime gare stagionali comincia a circolare un sospetto: le Aquile giocano bene quando lo fa pure il loro numero 9. Ripensando all’incontro col Sassuolo, al secondo tempo con la Juve Stabia e alla gara con la Carrarese, qualche conferma c’è, al di là della sostanza dei risultati ottenuti (due pari e una vittoria).
Non è il massimo dipendere da un solo elemento, ma domani sera è necessario che Iemmello tiri fuori una delle sue prove da mattatore: lo ha fatto tante volte, e quando l’ha fatto è andato in onda lo spettacolo. La classe degli avversari chiama la classe del capitano, indipendentemente se al suo fianco agirà Pittarello o ci sarà il gemello Biasci, oggetti di un ballottaggio che accompagnerà chissà quante vigilie.
Per il Catanzaro, naturalmente, non basterà solo Pietro, ma ci sarà bisogno di tutti. Di uno come D’Alessandro, per esempio, che l’1 maggio scorso, con la maglia del Pisa, ha segnato il suo ultimo gol in B proprio contro la Cremonese: proverà a ripetersi, è da vedere se dall’inizio o nella ripresa, come gli è successo a Cittadella.
Lo stesso si può dire di Buso, che gli contende il posto e che deve cominciare a far vedere i numeri dell’anno scorso, o di Compagnon e Seck, che duellano per mettere al servizio sulla fascia destra corsa e dribbling. Già, le fasce dove la Cremonese ha roba forte: Zanimacchia, Quagliata, Sernicola, in teoria anche Vandeputte, ma Stroppa finora l’ha usato come mezzala. In quel caso il belga transiterebbe dalle parti di Pompetti e Petriccione, pronti alla battaglia nel mezzo forse più di Coulibaly, e già dell’idea di essere chiamati agli straordinari da una squadra che fa tanto possesso per innescare la qualità immensa che possiede davanti.
Che tocchi a Vazquez, Bonazzoli e Johnsen o Nasti o De Luca, per Antonini, Brighenti e i due terzini (Situm e Bonini?) sarà una serata durissima. Ma non è detto non possa trasformarsi in un’altra notte magica.

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