Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 24 Settembre 2024

Catanzaro, a Salerno può essere già cruciale. Trasferta a rischio per Iemmello

Salerno può già essere decisiva e il Catanzaro rischia di affrontarla senza il suo capitano. Il viaggio all’Arechi di domenica prossima comincia ad assumere i tratti dello snodo cruciale: ai giallorossi servono risultati e servono in fretta per evitare di compromettere una classifica che, per ora, non è irrimediabile. Il club si aspetta una reazione da parte della squadra e del tecnico, anche se il prossimo ostacolo - la Salernitana - è più duro di quanto non dica il solo punto di vantaggio sulle Aquile; se Pietro Iemmello potrebbe restare ai box per un problema muscolare; se pure la sfida successiva, in casa contro il Modena, sarà altrettanto complicata. Insomma, Caserta ha fra i novanta e i centottanta minuti per trovare la quadratura del cerchio e raddrizzare il cammino. A Salerno potrebbe provarci senza il suo attaccante principale. Il problemino al polpaccio destro che Iemmello aveva avvertito prima della gara contro la Cremonese è ancora lì. Il capitano, venerdì sera, era sceso in campo nonostante tutto, dunque ha forzato un po’; nella mattinata seguente è stato sottoposto a un trattamento fisioterapico, ieri a esami strumentali. Non è ancora sicuro, ma dovrebbe trattarsi di una lieve distrazione: non sarebbe nulla di grave, però obbligherebbe Pietro a qualche giorno di riposo, terapie e massaggi, una decina al massimo; se ne saprà di più oggi. La sua eventuale assenza rappresenterebbe un problema in più per Caserta, che ne ha già diversi da risolvere: la ricerca di un equilibrio generale, la valorizzazione delle caratteristiche dei giocatori più importanti dell’organico (compreso Iemmello), un più efficace inserimento dei tanti innesti arrivati con il mercato. È vero che alcuni elementi sono stati presi soltanto nelle ultime ore, e non sono nemmeno al massimo della forma, ma adesso è passato quasi un mese e il tempo dei rodaggi, delle prove e delle possibilità di appello è terminato. Le geometrie di Petriccione, la duttilità di Situm, le qualità offensive di Compagnon e D’Alessandro, è tutta roba da provare a bilanciare. Non è facile, come non lo è nemmeno lasciare fuori gente come Seck, La Mantia o Buso, uno che è stato pagato quasi un milione e che l’anno scorso aveva sfiorato la doppia cifra di reti. Pare anche necessario accelerare l’utilizzo di un centrocampista come Coulibaly, per garantire fisicità in mezzo, e dare più minuti a Pittarello: l’acquisto più costoso dell’estate giallorossa non si è mai limitato a comparsate banali da subentrato, merita una nuova chance dall’inizio. Con Biasci (se non sarà disponibile Iemmello) o al posto del toscano. Equilibrio e sostenibilità sono i temi di fondo del lavoro del tecnico di Melito Porto Salvo. Il 4-2-3-1 o 4-4-2 utilizzato nelle ultime due gare lo sono? Per il momento no. Si può aspettare ancora sacrificando i risultati sul piano delle ambizioni tattiche? Sicuramente no. In pratica, una svolta non può tardare. Se l’aspettano tutti, dai tifosi che hanno già esaurito i duemila biglietti del settore ospiti (e altri ne stanno acquistando nei Distinti nord), alla proprietà.

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