Nel momento più difficile il Catanzaro deve rinunciare al suo capitano. Pietro Iemmello non potrà giocare a Salerno e salterà molto probabilmente anche la successiva partita casalinga con il Modena. L’esito della risonanza magnetica sostenuta lunedì ha confermato i sospetti evidenziando una lesione distrattiva compresa fra il primo e il secondo grado al polpaccio destro: è un infortunio che impone una ventina di giorni di stop, sempre che non sopraggiungano ulteriori intoppi durante il percorso di recupero. Probabilmente ha inciso il fatto che ne sia stato forzato l’impiego contro la Cremonese, visto che l’attaccante aveva già avvertito qualche fastidio nella marcia di avvicinamento alla partita, ma in questo caso pare inutile ragionare col senno di poi considerando lo spessore assoluto dell’avversario e l’importanza che pure quella sfida rivestiva per il Catanzaro.
La sconfitta di venerdì scorso ha però trasformato i prossimi 180 minuti in un vero e proprio crocevia per la squadra e il tecnico: fra l’Arechi e il “Ceravolo”, ultime due tappe prima di una nuova sosta per le nazionali, i giallorossi dovranno reagire per non entrare a tutti gli effetti in una crisi che potrebbe avere ripercussioni pesanti non solo sulla classifica.
L’assenza di Iemmello a Salerno obbliga Caserta (che ieri ha compiuto quarantasei anni) a modificare qualcosa nel fronte offensivo delle Aquile. Anche se finora è rimasto a secco di gol, Pittarello sembra il candidato ideale a sostituire il capitano: i due hanno caratteristiche completamente differenti, quindi cambieranno tanto pure le funzioni svolte da uno rispetto all’altro. La punta acquistata dal Cittadella è un centravanti molto più portato a far salire la squadra puntando sulla propria, evidente potenza fisica, non attraverso le cuciture che Iemmello prova a fare spesso, sia sulla trequarti che in zone più alte del campo, anche vicino alla sua area di rigore. Dalla classe di uno alla potenza dell’altro.
Nel caso in cui l’allenatore giallorosso decidesse di riproporre il 4-4-2 dell’ultima uscita, Pittarello e Biasci formerebbero una coppia da servire in altro modo, non per questo meno assortita o completa di quella composta dai “gemelli” del gol. L’obiettivo, però, è che vengano riforniti di più e meglio di quanto le punte non lo siano state nelle prime sei partite di campionato. Gli approvvigionamenti agli attaccanti sono uno degli aspetti su cui il Catanzaro deve necessariamente migliorare, a maggior ragione per il forfait di Iemmello, fin qui l’uomo che ha costruito più occasioni e partecipato a più conclusioni dei giallorossi. Caserta avrebbe anche un’altra soluzione per sopperire all’assenza del numero 9, e cioè schierare un 4-2-3-1 con un terminale avanzato come Pittarello (che in quel ruolo di riferimento unico non deve sacrificarsi come invece farebbe Biasci) e tre trequartisti alle sue spalle, dei quali c’è un’evidente abbondanza.
In teoria, fra le soluzioni ci sarebbe anche La Mantia, ma il trentatreenne non è ancora nelle condizioni di giocare da titolare. Indipendentemente dal modulo e dalle scelte, in casa della Salernitana il Catanzaro dovrà reagire.
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