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Catanzaro all’ultimo respiro: La Mantia firma il pari in extremis, il Modena sfiora il colpaccio: è 2-2 al Ceravolo

Catanzaro-Modena 2-2

Marcatori: 25’ pt Situm (C), 34’ pt Abiuso (M), 11’ st Idrissi (M), 44’ st La Mantia (C)

Catanzaro (3-5-2): Pigliacelli 6; Scognamillo 6, Antonini 6, Bonini 5,5 (12’ st Brighenti 6); Situm 6,5, Pompetti 5,5 (12’ st Pontisso 6,5), Petriccione 6,5, Koutsoupias 6 (24’ st Compagnon 6), D’Alessandro 6 (36’ st Seck sv); Pittarello 6, Biasci 5,5 (24’ st La Mantia 6,5). All.: Caserta 5,5

Modena (4-2-3-1): Gagno 6; Dellavalle 6 (31’ st Di Pardo 6), Zaro 6, Caldara 6,5 (17’ st Pergreffi 6), Cotali 6 (31’ st Botteghin 5,5); Magnino 6, Santoro 6,5; Palumbo 7,5, Bozhanaj 6 (17’ st Battistella 5,5), Idrissi 6,5; Abiuso 6,5 (37’ st Alberti sv). All.: Bisoli 6,5

Arbitro: Collu di Cagliari 5,5

Note: Spettatori 8.394 (abbonati 5.729), incasso di 125.167 euro. Ammoniti: Bonini, Dellavalle, Idrissi, Pittarello. Angoli: 4-8. Recupero: 2’ pt, 5’ st.

La svolta che non c’è. Il Catanzaro aggancia nel finale il pareggio con il Modena e tira un respiro di sollievo quanto meno per lo scampato pericolo. Perché dopo il vantaggio di Situm i giallorossi incassano il pari di Abiuso su un calcio piazzato e beccano il raddoppio di Idrissi subendo un contropiede – in modo inguardabile – su angolo a favore. Gli emiliani, decimati, avrebbero pure il colpo del ko contro un avversario scolastico e alle corde, ma per fortuna – sua e della squadra – Caserta riesce a pescare dalla panchina i cambi del 2-2: Pontisso dalla bandierina, La Mantia di testa con la provvidenziale deviazione di Di Pardo. Nel recupero le proteste per un sospetto fallo di Botteghin su Pittarello che arbitro e Var (dopo un check) lasciano correre. Per come si era messa il punto andrebbe anche bene. Per ciò che serviva, assolutamente no.

Le indiscrezioni della vigilia sono confermate: squadra con il 3-5-2, Situm e D’Alessandro esterni di centrocampo, Koutsoupias in mezzo con Petriccione e Pompetti, i centimetri di Antonini al posto di Brighenti al centro della difesa a tre contro il Modena che, rispetto a quanto previsto, alza Idrissi (un terzino) all’ala sinistra e piazza Cotali da terzino su quella fascia nel 4-2-3-1.

Il Catanzaro è più intenso e prova a spingere di più, ma fra il ricorso ai lanci per Pittarello (che si sbatte, ma alla fine è controllato) e qualche tentativo sulle corsie sfruttando le sponde con le mezzali, non è che produca tanto fino al gol (25’): cross di D’Alessandro da sinistra, Caldara respinge di testa e in tuffo per anticipare Pittarello, Situm colpisce perfettamente, di controbalzo, e insacca. L’assistente Belsanti alza la bandierina per un fuorigioco che, dopo due minuti di check del Var, fa convalidare la rete a Collu.

Il Modena non si scompone troppo e trova il pari su corner: batte Palumbo, Abiuso colpisce sul primo palo fra Bonini e Pittarello centrando l’ottavo gol di testa (su 11) degli emiliani, il sesto di testa al 34’. Il cross di Della Valle che diventa un tiro e costringe Pigliacelli alla deviazione in corner, anche perché spinto dal vento a favore, è il terzo e ultimo segnale da annotare del primo tempo.

Se fino all’intervallo i giallorossi almeno sono sul pezzo, nella ripresa lo è di più il Modena: Bozhanaj ci prova da fuori e fa venire i brividi a Pigliacelli, poi su un angolo del Catanzaro piazza il contropiede del sorpasso rifinito dall’esterno di Palumbo e finalizzato da Idrissi (11’). La risposta di Caserta: Pontisso per Pompetti e Brighenti per Bonini, rimanendo sempre con la difesa a tre contro l’unico attaccante ospite. Il modulo rimane lo stesso anche quando La Mantia rileva Biasci e Compagnon Koutsoupias facendo spostare Situm sull’interno destro. Il Modena segna il terzo con Abiuso, ma Collu annulla, solo dopo aver fatto completare l’azione, per fallo di Idrissi su Compagnon. Nel finale giallorossi con il 4-2-4 e Seck in campo (per D’Alessandro). Il pari su angolo, l’unico modo per creare qualcosa: batte Pontisso, svetta La Mantia e la deviazione di Di Pardo mette fuori causa Gagno. Il Catanzaro nel recupero protesta per un sospetto fallo di Pergreffi su Pittarello che Collu lascia correre e il Var, dopo revisione, non giudica da rigore.

 

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