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Crotone cerca... il parco della vittoria. Longo: «Finiti gli slot del buonismo»

Con una grande voglia di rivincita e di risalire la china, il Crotone oggi pomeriggio sarà di scena al “Veneziani” per affrontare una delle tre capolista, il Monopoli. Che viaggia sulle ali dell’entusiasmo, in considerazione delle prestazioni importanti che ha messo in campo e di una grande continuità di risultati. I calabresi dovranno fare a meno di Sala, Vinicius, Kolaj e D’Aprile per cui Longo dovrebbe schierare D’Alterio tra i pali, Guerini, Cargnelutti, Di Pasquale e Giron in difesa. Tandem di centrocampo con Gallo e Schirò mentre dietro l’unica punta Gomez potremmo vedere Spina, Silva e Oviszach. Sul fronte opposto, Colombo, oltre ai lungodegenti, non potrà contare su De Risio e Bizzotto mentre avrà a disposizione il neo acquisto Falzerano.
«Ho bisogno di gente che fa una corsa in più, non in meno – sottolinea mister Longo –. Se vogliamo diventare una squadra con una certa identità e conservare il proprio blasone, dobbiamo correre tutti di più. Sono finiti gli slot del buonismo, in campo voglio vedere gente che lotta, a prescindere dal risultato, e che non molla alla prima difficoltà».
Longo non intende cambiare la propria strategia, nonostante il quintultimo posto e i 18 gol subiti (peggiore difesa insieme a quella della Juventus Next Gen): «Io non credo di dover fare passi indietro rispetto alle mie logiche di gioco. Noi dobbiamo essere una squadra che pressa alto, che riesca a studiare l’avversario per metterne in risalto le criticità. Ogni volta che abbiamo fatto un passo indietro si è poi persa identità e non si è riusciti a trarre benefici nella fase difensiva».
«La società – chiarisce – ha puntato su di me perché ho una logica di gioco, che ad oggi non produce, ma deve essere portata fieramente in mezzo al campo da qui alla fine. Io so l’incarico che mi è stato dato, so la vicinanza della società, se sono qui è perché mi valutano per quello che vedono durante la settimana e, fortunatamente, non solo per i risultati della domenica, per quelli non dovrei più essere qui. Io devo essere Longo a tutti gli effetti, non devo più snaturare o fare un passo indietro. È la gente che mi deve seguire».
Dopo la gara con l’Avellino la Curva Sud ha pesantemente contestato la dirigenza: «Manifesto dispiacere per la contestazione del pubblico nei confronti della società. Che non merita. Probabilmente chi deve essere sotto l’occhio del ciclone è l’allenatore, la responsabilità del gruppo squadra. Io penso che la società abbia fatto un qualcosa che non è stato ancora capito del tutto: un progetto di ridimensionamento sotto l’aspetto economico che possa dare l’opportunità di costruire il Crotone. La direzione generale ha fatto un lavoro parsimonioso cercando di accontentarmi per quelle che sono le logiche di un budget non infinito. La società ci dà il meglio, noi dobbiamo alzare le prestazioni».

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