Catanzaro, Crotone, Vibo

Venerdì 22 Novembre 2024

Il Catanzaro ha due garanzie: Brighenti e Situm punti di riferimento del tecnico

Le rotte parallele di due vecchi lupi di mare. Nicolò Brighenti e Mario Situm sono presto diventati fari del Catanzaro. Nulla di nuovo, ripensando a cosa hanno fatto e dato nelle due stagioni precedenti, ma stavolta non era scontato e forse nemmeno previsto: entrambi over 30 e a scadenza di contratto, con tutti i cambiamenti estivi nessuno si sarebbe sorpreso se non avessero più avuto il ruolo centrale di prima. Invece tutti e due hanno ancora una volta dimostrato il proprio (alto) valore. Brighenti, per esempio, è molto vicino al rinnovo per un’altra stagione (fino al 30 giugno 2026) dopo un inizio di campionato da applausi. Nicolò si è preso subito il posto da titolare e non l’ha più lasciato. Prima che cominciassero le competizioni ufficiali, in tanti pensavano che fra Antonini e Scognamillo nel pieno della maturità e un giovane in rampa di lancio come Bonini, sarebbe stato il 35enne veneto ad avere meno spazio nelle rotazioni. La risposta è arrivata e continua ad arrivare sul campo, dove per costanza di rendimento il vicecapitano è stato il migliore del reparto in questo primo scorcio del torneo: titolare in sette gare su nove, Brighenti è rimasto a riposo solo nella trasferta di Cesena, e cioè nella prestazione più piatta e negativa delle Aquile (sconfitte 2-0). A Bari non ha passato la sua serata migliore, ma della sua aggressività Caserta non può farne a meno: non per niente Brighenti è il giocatore del Catanzaro con più palloni intercettati (22). Se dovesse scegliere un’azione da copertina, Mario Situm potrebbe presentarsi con il gol segnato al Modena, un destro al volo finito all’incrocio che è scivolato un po’ in sordina soltanto perché le Aquile sono state fermate sul pari. Ma la specialità della casa è altro, tipo l’assist fornito a Iemmello nella vittoria contro la Carrarese, di sinistro e affondando sulla stessa fascia, o quello per Compagnon, inserendosi sulla destra, nella partita poi persa con la Cremonese: la provenienza geografica dei suoi servizi vincenti – uno a dritta, l’altro a manca – lascia intuire perché Mario si è ripreso la scena quando pareva fosse arrivato il momento che potesse lasciarla ad altri. Il 32enne croato non ha la stessa “gamba” di altri suoi colleghi di reparto (Cassandro, Ceresoli, Turicchia) e magari da terzino puro sarebbe un po’ sacrificato, ma da “quinto” nel 3-5-2 garantisce più soluzioni perché gioca indifferentemente sulle due fasce con la personalità, l’esperienza e l’intelligenza tattica che gli riconosce chiunque. Pure lui non ha brillato granché a Bari, ma dopo un’estate trascorsa a discutere di un rinnovo che alla fine non c’è stato, nonostante le parti ci abbiano lavorato a lungo arrivando a un passo dall’intesa, Situm ha progressivamente alzato il livello delle proprie prestazioni, tanto che l’allenatore l’ha schierato titolare in cinque delle ultime sei gare. Mario a fine campionato potrebbe tornare in Croazia per ricongiungersi alla famiglia, ma mai dire mai: prolungare in giallorosso non è escluso. Nel frattempo, lui e Brighenti, sono due vecchi lupi di mare cui non conviene rinunciare nelle acque agitate della B.

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