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Catanzaro, un pienone di… progressi: gioco efficace, integrazione dei nuovi, solidità e un super Iemmello

Il netto, convincente e meritato successo contro il Sudtirol è già in archivio. Dietro la curva c’era la trasferta di Pisa, quindi tempo per godersi il 3-0 che ha interrotto un digiuno di cinque partite non ce n’è. Però la seconda vittoria stagionale ha restituito a Caserta e ai suoi calciatori alcuni segnali importanti, da trasferire pari pari in Toscana domani sera: Iemmello trascinatore, un gioco efficace, il sempre più incisivo inserimento dei nuovi (che ormai non lo sono più), la solidità difensiva in crescita. Non è stato casuale il «Vi vogliamo così!» cantato dalla “Capraro” prima dell’intervallo e a fine partita. La squadra se l’è guadagnato da ogni punto di vista dimostrando che tutti gli stenti di inizio stagione si potevano superare con la pazienza e il lavoro. Tra l’altro, tre gol nel primo tempo non sono roba di tutti i giorni. In assoluto mancavano dallo Juve Stabia-Catanzaro 1-4 del 25 febbraio 2023, anche allora doppietta di Iemmello (in 9’) più la rete di Biasci, ma in quella Serie C le Aquile erano completamente fuori scala. In B, infatti, non si vedevano dal 4-0 rifilato al Cagliari il 4 maggio 1986 con Cascione, Cozzella e Soda a chiudere i conti prima del rientro negli spogliatoi (Soda avrebbe poi firmato il bis personale nel finale).
Mattatore, Iemmello, lo era stato tante altre volte, quindi non è che può sorprendere che abbia fatto ciò che ha voluto, con la doppietta e da regista avanzato, contro gli altoatesini. Solo che finora, in questo torneo, non aveva ancora fornito la migliore versione di sé. Il dominio del Catanzaro domenica pomeriggio è coinciso con la giornata di grazia del bomber: non è casuale, perché se il capitano gira a pieno regime la squadra può esprimersi al massimo livello. Il primo dei suoi due gol, da vedere e rivedere, è stato un prezioso e bellissimo arricchimento. Con Iemmello in formato superstar, nemmeno la sfida in casa della prima classe sembra impossibile. Al di là delle due reti, l’attaccante è stato essenziale per il gioco, sviluppato senza problemi, al centro e sulle fasce. Il Sudtirol non è mai riuscito a arginarlo in modo concreto, soprattutto nel primo tempo, ma l’efficacia della manovra è stata più merito dei giallorossi che demerito degli avversari: all’inizio con Pompetti – titolare proprio per questo – in supporto a Petriccione e allo stesso Iemmello, poi con l’abruzzese riferimento centrale coadiuvato da Pontisso, che sull’asse fra centro e sinistra ha trovato un degno compare in D’Alessandro, esterno con licenza di entrare “dentro” il campo.
L’ex Pisa è l’attuale simbolo dei rinforzi estivi che sono ormai integrati con i veterani: a Bari, da subentrato, aveva spaccato in due l’incontro, contro il Sudtirol, schierato dall’inizio, ha creato superiorità numerica da sinistra verso il centro ogni volta che ha potuto. Insieme a lui, vanno segnalate l’ennesima buona gara di La Mantia e l’esuberante ora di gioco di Coulibaly, che pare pronto per un posto dal via. Aggiungiamoci che si è rivisto dopo due mesi Ceresoli, utile alternativa a sinistra, e l’ingresso dalla panchina di Pagano che non si è limitato alla comparsata e si ha la visione completa del tris a un avversario che, ancora oggi, ha vinto il doppio delle partite delle Aquile.
Dalla difesa sono arrivate le altre buone notizie, al di là del quarto clean sheet. Il trio formato da Brighenti, Scognamillo nell’inedita posizione centrale e Bonini, è assortito e sintonizzato sulle stesse frequenze: contro una squadra fisica come il Sudtirol, il Catanzaro non ha sofferto neanche i palloni alti (e rispetto a un anno fa è una rivoluzione). Verso Pisa con un pieno di progressi e fiducia.

 

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