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Giovedì 31 Ottobre 2024

Vibonese, scoppia la pace tra il patron Caffo e i tifosi

Da “Caffo out” a “portaci in Europa”, dallo striscione di contestazione al coro di riconciliazione. Il primo posto in classifica ottenuto con la vittoria a Sant’Agata di Militello ha portato al chiarimento definitivo: pace fatta tra Pippo Caffo e gli ultras della curva Est. Un video diventato virale sui social immortala il colloquio nel settore ospiti dello stadio Fresina tra il presidente e i tifosi subito dopo l’1-2 con il quale i rossoblù sono riusciti a conquistare il sesto successo in campionato. Il patron sembra rassicurare i propri sostenitori sulle sue intenzioni e sulle ambizioni del club mentre il gruppetto di ultras risponde con un coro di incitamento che segna la fine di una protesta iniziata all’alba della scorsa estate. A chiudere il cerchio la doppietta di Pietro Terranova, l’oggetto misterioso della passata stagione diventato il nuovo beniamino della tifoseria dopo la cura di Michele Facciolo, artefice principale della sua rinascita. Le cose nella vecchia Monteleone vanno ora a gonfie vele e a preoccupare è solo l’infortunio muscolare che ha costretto Gabriele Germinio a lasciare anzitempo il campo contro il Sant’Agata. Alla ripresa degli allenamenti la prima diagnosi parlava di una lieve contrattura. Nulla di grave ma meglio muoversi con cautela. Il giocatore resta in dubbio per il match casalingo di domenica contro il Ragusa. La difesa è il reparto dove la Vibonese può e deve ancora lavorare per migliorare. «Abbiamo ancora qualcosa da sistemare – dice ai microfoni di Radio Onda Verde il difensore Marco Capone – ma stiamo crescendo. Dobbiamo limare ancora qualcosa ed evitare errori come quelli con il Pompei e con il Sant’Agata ma siamo sulla strada giusta». L’obiettivo a stretto giro è non montarsi la testa e tenere i piedi ben piantati per terra. Il difficile viene d’altronde adesso e la gara con il Ragusa sarà un nuovo probante test di maturità: «Non sarà una partita facile – aggiunge Capone – ma la stiamo preparando con cura perché lo dobbiamo al nostro presidente e ai nostri tifosi che spero domenica vengano numerosi allo stadio. Sono loro il dodicesimo uomo in campo e possono aiutarci per continuare a sognare».

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