Federico Bonini è diventato presto una certezza del Catanzaro. Subito titolare, il difensore si è guadagnato la fiducia dell’allenatore e dei compagni di squadra per continuità di prestazioni, attenzione, serietà. In una parola: solidità. Gioca e si muove come un veterano, anche se veterano non lo è affatto: ventitré anni compiuti ad agosto, il ragazzo acquistato dalla Virtus Entella (la formula reale è prestito con obbligo, la sostanza non cambia) è uno dei più interessanti e utilizzati Under 23 di tutta la Serie B. Anzi, se si esclude il portiere del Palermo Desplanches, che è rimasto in campo tredici minuti più di lui, Bonini è l’Under 23 di movimento più usato di tutta la Serie B. Già questo è un dato significativo, che diventa ancora più significativo se si aggiunge che prima veniva preferito a Scognamillo, ora ad Antonini, non proprio gli ultimi arrivati. Federico è l’unico calciatore dei giallorossi sempre titolare e sempre presente insieme al portiere Pigliacelli: non contando i recuperi, sono 1030 minuti per il centrale sinistro, cinquanta in più per l’estremo difensore. Essendo un 2001 non rientra nella lista degli Over, ma non dà diritto alle risorse economiche distribuite dalla Lega B per il minutaggio degli Under (quelle sono riservate ai 2003 e 2004), però l’investimento fatto dalla società in estate per soffiarlo a una lunga concorrenza (il Bari, soprattutto) sembra andare nella giusta direzione, visto che è stato blindato con un contratto valido fino al 2029. «Sono un difensore capace di assolvere bene diversi compiti, mi piace giocare e mi sento bravo di testa», aveva detto presentandosi al momento dell’arrivo in giallorosso. In effetti, lui che è un centrale naturale cresciuto fra l’Entella e il Bologna (con cui ha esordito in A), è stato schierato prima da terzino sinistro, ora da terzo nel pacchetto arretrato, e ha sempre fatto bene in entrambe le fasi di gioco (pur non essendo un terzino che ha la spinta nelle sue caratteristiche). Bonini partecipa alla manovra non solo nell’impostazione dal basso, cui comunque contribuisce: ha completato l’85,4 dei suoi 706 passaggi tentati, 55 dei quali sono stati passaggi progressivi, cioè hanno spostato il pallone di almeno dieci metri verso la porta avversaria, alla quale tende lui stesso quando si “sgancia” per dialogare con la mezzala (il primo gol di Iemmello al Sudtirol è nato da uno dei suoi affondi). I 16 palloni intercettati e i 34 recuperati sono stati il suo apporto nella fase difensiva, a cui aggiungere una parte dei 33 duelli aerei vinti, non solo nella sua area, anche nell’altra. È vero che finora non ha ancora segnato in campionato, però di testa è stato pericoloso in più di un’occasione (contro la Cremonese e il Frosinone, soprattutto) ed è stato il suo – sempre di testa – il primo centro stagionale del Catanzaro, in Coppa Italia a Empoli. In realtà a Cesena aveva pure segnato, ma gliel’hanno annullato per un fallo ravvisato dal Var. Insomma, anche in questo fondamentale ci sa fare davvero. Bonini è un difensore completo con margini notevoli. Caserta si fida, il club lo guarda crescere soddisfatto.