I dubbi stavolta sono pochi. Tommaso Biasci può tornare titolare al fianco di Pietro Iemmello. I “gemelli” del gol per andare a caccia del primo successo in trasferta schiodando il Catanzaro da quell’unica rete segnata lontana dal “Ceravolo”. L’ha firmata il capitano a Bari, ora serve anche l’acuto del suo più regolare e presente compagno di reparto.
Nell’ultimo periodo la punta toscana è finita nel vortice di un’alternanza doverosa e salutare: fra La Mantia, Pittarello e lo stesso Biasci, Caserta ha potuto scegliere caratteristiche fisiche e qualità tecniche differenti premiando, di volta in volta, chi stava meglio. Di recente il più in forma è stato La Mantia, che ha contribuito con un gol (al Modena) e un assist (a Bari) alla causa delle Aquile. Ora, però, l’intoppo del centravanti più esperto (distrazione all’adduttore della gamba sinistra) ha riaperto le candidature. E Tommaso sembra più avanti di Pittarello, che non sta attraversando un gran momento ed è ancora a secco di gol, fermo alla traversa colpita contro la Juve Stabia.
Per carità, il casting per il ruolo di supporto al capitano non è scontato e non è detto che domani il tecnico giallorosso non decida di riproporre dall’inizio Pittarello come ha fatto a Pisa, o premiare una seconda punta diversa come Seck o Buso. Però Biasci ha le credenziali più forti anche se non è la boa, premiata da Caserta, che permette a Iemmello di muoversi un po’ dove gli pare per ricucire il gioco.
Chiedere a Tommaso di fare come La Mantia o Pittarello vorrebbe dire perderlo in campo, perché le caratteristiche sono altre, ma lui e Iemmello non hanno bisogno di sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda e sono perfettamente integrabili. Non si improvviserebbe nulla perché è così da quasi tre anni, 89 partite insieme e soprattutto 99 gol di coppia (60 Iemmello, 39 Biasci), come mai nessun duo nella storia del Catanzaro. Dei suoi 39 centri, Tommaso ne ha fatti cinque su assist del compagno e, a sua volta, ha consegnato a Pietro quattro palloni messi in banca. Insieme, ancora, hanno colpito in 18 partite diverse, l’ultima delle quali il 3-1 contro la Carrarese di poco più di due mesi fa. In trasferta, invece, non lo fanno dal derby di Cosenza del 3 marzo.
Insomma, Biasci è sempre e comunque una garanzia, uno che nello scorso torneo, alla prima, vera stagione in Serie B, è andato subito in doppia cifra con undici reti. Le panchine contro il Sudtirol e il “suo” Pisa (è nato lì) o la manciata di minuti ricevuta contro il Frosinone ne hanno probabilmente, e naturalmente, allungato il muso, come capita a tutti gli attaccanti. E di sicuro aumentato la fame, dote di cui ha dato prova in ogni occasione e che sarà fondamentale anche domani con la Reggiana.
Il Catanzaro sta lavorando per aumentare la propria produzione offensiva e sfruttare meglio la capacità realizzativa delle sue punte. Finora ha trasformato sette delle sue dieci chiare occasioni da gol, la più alta percentuale del torneo, ma è all’ultimo posto per numero di chance create: contare in area su uno “cattivo” come Biasci è come un’assicurazione.
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